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martedì 16 ottobre 2001


Bisogna evitare gli inutili allarmismi....

Quando qualcuno mi dice che è meglio non fare degli inutili allarmismi sulla nostra questione, in genere, anzi sempre io condivido con lui il pensiero.
In primis perché quello che viene scritto su queste pagine è di interesse collettivo, in seconda battuta perché sono il diretto ed unico responsabile di ciò che viene pubblicato, anche se scritto da qualche altro collega.
E' mai parsa esagerata o quantomeno non fondata ogni notizia pubblicata su queste pagine?
C'è mai stato qualcuno che ha portato la prova del contrario di quanto veniva affermato e ribadito, di volta in volta, sui nostri aggiornamenti?
Quello che è stato scritto su questo sito ci sembra che non abbia mai avuto nessuna smentita e che le notizie fornite si siano sempre mostrate veritiere e su basi di dati e fatti precisi al punto, certe volte, di essere dettagliati.
Invito dunque tutti i colleghi che leggono le nostre pagine a partecipare più attivamente alla vita del nostro sito, inviandoci i loro pensieri in merito a quanto espresso poc'anzi.

Per quanto riguarda l'aggiornamento odierno, la nostra cronaca si svilupperà in due momenti: uno di resoconto dell'assemblea svoltasi il 13 ottobre a Palermo e l'altro nell'esposizione di un nostro personale, ma fondato, pensiero sul nostro futuro; forse sarebbe meglio dire sul nostro futuro e dell'agenzia del territorio.



L'assemblea di Palermo del 13/10/2001.

I colleghi siciliani, come sempre molto calorosi ed ospitali, sono giunti in massa da quasi tutte le province siciliane. Mancavano purtroppo all'appello due province; e di questo né sono molto dispiaciuto ed al tempo stesso molto contrariato.
L'assemblea, che si è svolta nella sede della UIL PA di Palermo, era chiaramente un'assemblea sindacale, alla quale, in qualità di rappresentanti UIL siamo stati invitati Marco Cavicchia, Stefano Ferrari ed il sottoscritto. Alla presenza del Segretario Regionale UIL PA Finanze Farrugia e del segretario provinciale Giardina si sono svolti i lavori.
Lavori che si sono svolti alla luce di un'importante documento inviato dal Segretario Generale della UIL PA Bosco, nel quale si auspicava la formazione di un coordinamento nazionale della UIL PA per i tecnici con contratto a termine dell'Agenzia del Territorio, aderenti alla sigla UIL PA.
In effetti si tratta di una struttura di coordinamento dei tecnici a contratto, in seno a quella delle finanze, che possa, da una parte, partecipare alla vita statutaria della UIL PA ma, dall'altra che abbia anche una valenza consultiva ed un peso contrattativo, al fine di meglio curare gli interessi dei tecnici con contratto a termine e sopratutto per meglio conseguire l'obiettivo della nostra stabilizzazione.
Dunque si è provveduto alla nomina dei rappresentanti provinciali e contestualmente, tra questi, alla costituzione di un direttivo regionale e di un coordinatore regionale dei tecncic a contratto aderenti alla UIL PA.
Per la sicilia è stato nominato coordinatore regionale il collega ed amico Giovanni Di Pisa, al quale rinnoviamo le nostre felicitazioni per l'importante incarico cui è stato chiamato, e gli augurimo di condurre le politiche sindacali, nelle questioni siciliane, con la limpidezza, la chiarezza e la determinazione che sin'ora lo hanno sempre contraddistinto.
Ma auspichiamo una sua fattiva e propositiva collaborazione all'interno di un direttivo nazionale di prossima costituzione.

Colgo l'occasione per caldeggiare, da parte dei colleghi tecnici a contratto, aderenti alla UIL PA, di velocizzare tutte le operazioni di designazione dei rappresentanti provinciali, dei direttivi regionali e dei rappresentanti regionali. Infatti una volta terminata questa prima tornata congressuale, si darà il via ad un'assemblea nazionale tra tutti i coordinatori regionali, tra i quali sarà nominato un rappresentante nazionale.

Nell'assemblea non ci si è, naturalmente, dimenticati di parlare del nostro futuro e di pianificare eventuali azioni sul territorio nazionale, sino alla formazione di movimenti di protesta locali.
Questo però ribadendo con fermezza che, siccome nel frattempo il nostro status di lavoratori è cambiato, passando da una condizione di LSU senza nessuna regola, ad una condizione di lavoratore subordinato, oggi abbiamo un contratto che afferisce al CCNL del comparto ministeri, e dunque abbiamo degli ambiti di lotta e delle modalità di protesta ben precisi, riportati nel CCNL.
Inoltre l'entrare a far parte di organismi statutari comporta il rispetto delle regole del sindacato, scritte nello statuto dello stesso; nel nostro caso la UIL PA.
Comunque ciò non deve essere considerato come l'imbrigliatura del cavallo, l'apposizione della museruola al cane o il sottoporre al giogo il bue, ma come una rinnovata aggiunta di forza, che ha una valenza più ampia perché consente, nelle regole statutarie, l'intervento di tutta l'organizzazione sindacale in difesa del diritto del lavoratore a conservare il posto di lavoro e, laddove questo non esista ancora, a crearne le premesse costruirlo.

Fatta questa doverosa parentesi esplicativa, passiamo a raccontarvi cosa è emerso, dall'assemblea siciliana, sul futuro nella nostra stabilizzazione e cosa noi ci "immaginiamo" per il futuro dell'Agenzia del territorio: a breve e a medio termine. Per il lungo termine non vogliamo azzardare nessuna ipotesi.



Cosa si sta facendo alla Direzione Centrale per noi?

Certamente sono stati approntati ed approvati i progetti per il recupero dell'arretrato per l'anno 2002, ciò lascia intuire la volontà di continuare questo "rapporto", da parte dell'Agenzia, con gli ex LSU.
Ciò non toglie comunque la difficoltà che ha l'Agenzia di reperire fondi per finanziare il progetto direcupero, leggi il nostro rinnovo.
La difficoltà a reperire fondi, si parla sempre di una settantina di miliardi, miliardo più, miliardo meno, porta ad un necessario ed unico intervento risolutivo della questione: un passaggio attraverso un emendamento alla finanziaria.
Chi mi accusa di allarmismo evidentemente non ha nè la maturità nè l'intelligenza necessaria per capire e comprendere quale sia il livello di difficoltà di un passaggio attraverso una richiesta di stanziamento di fondi in una legge finanziaria.
In genere, in condizioni normali, è quasi sempre molto difficoltoso, certo non impossibile, sicuramente ricorderete tutti quanta apprensione, sino all'ultimo istante, ci provocò l'emendamento che oggi di consente di stare a contratto con l'Agenzia del Territorio.
Oggi, nelle condizioni attuali, dopo le premesse di risanamento dei conti pubblici fatte dal Governo e considerata la situazione nazionale ed internazionale venutasi a creare con la guerra in Afghanistanq le difficoltà aumentano.
Ma questa non è chiaramente una mia elucubrazione mentale, è solo l'esposizione del ragionamento che potrebbe fare chiunque: o mi sbaglio?

Ecco perché è da tempo che ci siamo attivati con richieste di interrogazioni parlamentari, in nostro interesse, clicca
quì e leggi quella che ha presentato per noi l'On. Cento dei verdi, scriviamo al Presidente della Repubblica mettiamo in campo tante atre iniziative che adesso non stiamo quì a raccontarvi, anche perché questo sito è letto, oltre che da colleghi veramente interessati alla stabilizzazione, anche da un gruppuscolo di colleghi ex LSU, che io definisco incoscienti, i quali non hanno niente di meglio da fare che il denunciare e trasformare, interpretando a loro piacimento, distorcendo sempre il senso ed il significato di ciò che viene scritto su queste pagine. Questo sempre nel tentativo continuo di mettere in difficoltà e in discussione la mia persona. Tutto questo motivato più dall'invidia che provano nei miei confronti, piuttosto che per le loro capacità.

Se poi vogliamo continuare a seminare allarmismo è doveroso riportare un dato che abbiamo saputo per vie non ufficiali e che riportiamo con il beneficio del dubbio, in quanto non abbiamo potuto ancora verificarne l'attendibilità dell'informazione.
Parrebbe che l'elevata velocità con cui abbiamo ridotto il numero totale dell'arretrato, abbia consentito di superare gli obiettivi prefissati per quest'anno al 31/12/2001 e con il ritmo che attualmete si sta mantenendo, si sta erodendo anche gran parte dell'arretrato che si sarebbe dovuto evadere l'anno prossimo. E dunque per noi si prospetterebbe una proroga di soli sei mesi, sino a dicembre 2002. Questo si sposerebbe con quanto diremo dopo, sul futuro dell'Agenzia.
E' chiaro che in questa riduzione dei numeri ha contribuito anche il progetto di recupero straordinario, aiutato dai numeri di arretrato stimato in modo sbagliato o, se volessi essere cattivo, falsificati.



Sei mesi sino a dicembre 2002?

Chi è più sveglio, avrà subito fatto qualche conticino e avrà pensato sicuramente: "ma come sei mesi sino a dicembre 2002; se noi finiamo il 30 aprile 2002, tutto il mese di maggio che fine facciamo?"
Questa interruzione oltre a farci tornare per quel mese nel bacino LSU, potrebbe essere giustificata dall'inesistenza di una effettiva volontà di stabilizzazione a tempo indeterminato dei circa 1.650 ex LSU, nei ruoli dell'Agenzia del Territorio. Infatti, in base all'art. 5 commi 3 e 4 del DL.gs 368/2001, scarica
quì la legge, se a noi ci fosse rinnovato il contratto, senza soluzione di continuità con il precedente contratto a termine, e nel termine max di 20 giorni, quel contratto diventerebbe automaticamente a tempo indeterminato.
Inoltre questo si sposerebbe con quanto abbiamo immaginato accadesse all'Agenzia qualora fossero fondate quelle che voci che danno imminente, per dicembre, un ricongiungimento del territorio con il demanio.
Essendo il demanio il primo ente da privatizzare, tutto ciò non significherebbe altro che stanno preparando la privatizzazione dell'Agenzia per l'anno prossimo.
L'agenzia diventerebbe una spa, così come abbiamo anticipato anche qualche tempo fa, ricordate? (rinfresca la memoria leggendo gli aggiornamenti del 2000).
Dunque la nostra condizione precaria, soli sei mesi dal giugno 2002 al dicembre 2002, consentirebbe, qualora assunti nella nuova spa, oggi non è possibile, far giungere consistenti finanziamenti per le società che assumono gli ex LSU.

Quanto scritto negli ultimi due paragrafi è comunque da prendere con il beneficio del dubbio, perché non abbiamo potuto avere riscontri certi.
Importanti notizie potrebbero aversi già in questa settimana.
Rimandiamo dunque tutti i colleghi ai prossimi aggiornamenti.




Il Presidente della Repubblica si interessa di noi.... II parte

Nell'aggiornamento scorso, vedi quì, abbiamo ricordato della lettera che avevamo scritto tempo fa al nostro Presidente della Repubblica Ciampi, e che, lo stesso Presidente Ciampi aveva mostrato un vivo interssamento alla nostra situazione, allertando la Prefettura. Dicemmo anche che avremmo risposto con una nostra nuova lettera, cosa che abbiamo fatto e che pubblichiamo in seguito.

Un abbraccio fraterno.


Federico RIGHI






 
 
 
 


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