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lunedì 30 giugno 2003


Un ultima chance!

Da opportune valutazioni, per quanto accade intorno a noi, la sensazione è che dietro l'angolo ci sia il baratro. Questo sentimento è molto forte, anche se tutti, a chiacchiere dicono che alla fine una proroga comunque ci sarà.
Ma io mi domando se dopo cinque anni è ancora giusto parlare di proroghe oppure sia il caso di parlare di stabilizzazione!










Premessa:

Riportiamo quì di seguito un documento sindacale unitario, per i LTD di Grazia e Giustizia, recuperato dal sito CISL della Giustizia.



AI LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Incontro al Ministero della Funzione Pubblica


Un corteo di manifestanti, lavoratori e lavoratrici a tempo determinato del Ministero della Giustizia ha raggiunto alle ore 12.00 del 14 maggio u.s. il Dicastero della funzione Pubblica per protestare contro la mancata stabilizzazione del loro rapporto di lavoro.

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FPS, UIL PA UIDAG, UNSA SAG. RdB PI e FLP Giustizia e una delegazione di lavoratori interessati sono stati ricevuti dal Capo di Gabinetto Avv. Naddeo e dal Capo Dipartimento Dott. Verbero, delegato per la programmazione delle assunzioni nella P.A. (funzionari di più alto grado presenti al momento nel ministero).

Preliminarmente è stato segnalato che i Ministri della giustizia, della sanità e dei Beni culturali, nonché le altre amministrazioni pubbliche, “legittimate” dalla legge finanziaria 2003 a derogare dal blocco delle assunzioni di personale, avevano già fatto pervenire al Ministero della Funzione Pubblica apposite richieste, subito apparse piuttosto cospicue e sicuramente non finanziabili con le risorse a disposizione.
Gli stessi funzionari, nel confermare l’ampia disponibilità del Ministero della Funzione Pubblica a trovare una soluzione alla problematica prospettata, hanno affermato che è necessario un sostegno politico più partecipato da parte delle amministrazioni interessate.

In particolare è stato segnalato che il Ministero dei Beni Culturali non si era limitato a presentare una richiesta di assunzione ma aveva già avuto diversi incontri con la Funzione Pubblica per individuare le modalità e le procedure per la stabilizzazione (e il Ministero della Giustizia? Probabilmente ce lo faranno sapere…).

Il Vice Capo di Gabinetto ha espressamente definito “improponibile” – nel complesso quadro normativo di riferimento – una immediata stabilizzazione di tutti i lavoratori e lavoratrici a tempo determinato, prospettando in alternativa, come per i Beni Culturali, una graduale assunzione a titolo definitivo degli stessi con un piano pluriennale che consenta nel contempo la continuità del rapporto di lavoro. Lo stesso ha assicurato che chiederà al Ministero della Giustizia l’integrazione del progetto già presentato, delineando l’utilità di una conferenza di servizi tra le amministrazioni interessate per la soluzione del problema.

A questo punto a tutti noi le necessarie considerazioni. L’incontro ci ha fatto dimostrato, come del resto avevamo ipotizzato, che la strada da seguire è quella di tenere alta l’attenzione e la mobilitazione per spingere l’amministrazione della Giustizia a fare i necessari passi per:

- garantire adeguate risorse finanziare (già peraltro previste dalla Legge);
- individuare il percorso normativo che possa consentire entro l’anno l’attivazione delle procedure di stabilizzazione dei lavoratori interessati.


Scarica il documento in formato pdf, clicca quì .


In seguito al comunicato unitario sopra riportato, abbiamo acquisito un recentissimo documento della CISL FPS che riportiamo quì di seguito:

EX LSU Finalmente una Svolta

Come preannunciato, ieri 25 giugno si è tenuta a Palazzo Vidoni la conferenza dei servizi tra i rappresentati dei Ministeri della Funzione Pubblica, dell’Economia e delle Finanze e delle Amministrazioni interessate alla problematica dei lavoratori a tempo determinato (ex LSU). Le parti hanno convenuto di inserire nel prossimo D.P.E.F. (Documento di Programmazione Economica e Finanziaria) la questione che dovrà conseguentemente trovare soluzione nell’ambito della Legge Finanziaria 2004. L’ipotesi che si prospetta è quella relativa ad una proroga triennale degli attuali contratti a tempo determinato, per consentire, nel frattempo, l’attivazione delle procedure concorsuali per la stabilizzazione definitiva dei rapporti di lavoro.
Seguiremo con la massima determinazione ed impegno l’ulteriore sviluppo, assicurando a tutti i lavoratori la tempestiva informazione.


Scarica il documento in formato pdf, clicca quì .



Alla luce dei fatti di cui sopra la prima domanda che ci poniamo è perchè la nostra questione non viene affrontata e sostenuta allo stesso modo dalle organizzazioni sindacali?


Continuaimo nella nostra semplice esposizione dei fatti, per le giuste ed opportune valutazioni da parte delle colleghe e dei colleghi.


Nel documento che RdB, in seguito allo sciopero del 27 giugno 2003, (sciopero il cui corteo, ha differenza di quello di CGIL, CISL e UIL ha seguito un'altro percorso, ed è stato finalizzato ad un incontro con il sottosegretario di Stato per le Finanze, On. Armosinon presso la sede del Ministero delle Finanze a Piazza Mastai) si leggono i seguenti passaggi, desunti dall'incontro con l'On. Armosino:
Una delegazione delle due Organizzazioni Sindacali è  stata ricevuta dal Sottosegretario alle Finanze, On.Maria Teresa Armosino e successivamente dal Vice Capo di Gabinetto del Ministro della Funzione Pubblica, dott. Naddeo.

Sulla privatizzazione dell’Agenzia del demanio effettuata dal Governo con il recente decreto legislativo del 19 giugno scorso,  i sindacati hanno lamentato il mancato coinvolgimento preventivo ed hanno ribadito la loro netta contrarietà al passaggio di funzioni pubbliche ad enti di fatto privati; hanno inoltre chiesto garanzie sul futuro dei lavoratori dell’Agenzia. La Armosino ha assicurato che verrà aperto un tavolo di trattative a breve per affrontare e risolvere le problematiche evidenziate.
Sul fronte “privatizzazione Agenzia del Territorio e passaggio del catasto ai comuni” la stessa Armosino ha fermamente ribadito la contrarietà del Ministro alla trasformazione del Territorio in ente pubblico economico e ad aprire un ulteriore tavolo per una riflessione più generale sul decentramento del catasto ai comuni.
Sono state fornite garanzie sulla proroga di un altro anno dei contratti di lavoro a tempo determinato e sulla volontà dell’autorità politica di dare risposta alle giuste rivendicazioni sul tema dell’apertura delle carriere.



Dunque il Governo non vuole la privatizzazione dell'Agenzia del Territorio!
Domanda: ma allora chi la vuole?
Risposta: evidente qualcun altro.........
Domanda: ma a me interessa conoscere la fine che farà l'agenzia del territorio o chiedo la stabilizzazione?
Risposta: io ho la necessità di essere stabilizzato ORA. Poi quello che accadrà all'agenzia del territorio, al momento non mi interessa ancora, perché quando sarà io farò la stessa fine di tutti gli altri dipendenti di ruolo!

Sulla proroga eventuale: tutti PARLANO di un nuovo anno di proroga da prevedere nella prossima finanziaria per il 2004.
Domanda: Ma qualcuno si è letto la Legge 368 del 2001?
Clicca quì per scaricarne una copia.

Si riporta, quì di seguito, l'articolo 4:
Termini della proroga:
1. Il termine del contratto a tempo determinato può essere, con il consenso del lavoratore, prorogato solo quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a tre anni. In questi casi la proroga è ammessa una sola volta e a condizione che sia richiesta da ragioni oggettive e si riferisca alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto è stato stipulato a tempo determinato. Con esclusivo riferimento a tale ipotesi la durata complessiva del rapporto a termine non potrà essere superiore ai tre anni.
2. L'onere della prova relativa all'obiettiva esistenza delle ragioni che giustificano l'eventuale proroga del termine stesso é a carico del datore di lavoro.

Stante la legge 368/01 noi potremmo avere al massimo quattro mesi di proroga, con scadenza, guarda caso, il primo maggio: festa dei lavoratori..... Che beffa!


Ancora informazioni, il presidente dell'ANCI, nonché membro del consiglio di amministrazione dell'Agenzia sta spingendo con forza per la formulazione del DPCM, da parte del Governo, in modo da trasferire definitivamente il catasto ai comuni. Ma questa persona sta portando avanti, con precisione il progetto Visco, del 1998, tra l'altro aiutato da una legge della sinistra, la 59/97 detta anche Bassanini.... Ma allora chi vuole questo dcentramento?
Credo che non sbaglio se dico che con più forza lo chiede la sinistra; evidentemente ha più interessi.

Credo che sia giunto il tempo in cui tutti quanti, fatte le opportune valutazioni, lavoratori di ruolo e non capiate chi c'è dietro tutto questo e, chi sta dietro alla trasformazione in Ente Pubblico Economico dell'agenzia del territorio.
E' giunta l'ora di dire basta con questi giochi, di cui non ce ne frega nulla.
E' giunta l'ora che tutti mostrino il loro vero volto e dicano da che parte stanno.
Non possiamo più tollerare questa continua presa in giro, questo stillicidio della nostra vita, dobbiamo reagire, e credo di interpretare bene il pensiero dei moltissimi colleghi che mi hanno scritto e telefonato in quasti ultimi giorni. Chi mi chiedeva di scioperare per una settimana, chi di occupare i catasti, chi di formare un nostro sindacato autonomo, chi di andare a prendere a sberle i rappresentanti sindacali che fanno finta di aiutarci, chi voleva bloccare ogni trattativa alla direzione centrale affinché si affrontasse prima la nostra questione e poi le altre, chi di tesserarci tutti a Forza Italia e di rivolgerci a silvio berlusconi etc. etc..

Ma io penso che la cosa più giusta da fare in questo momento è un'assemblea propositiva di tutti i LLTD, così come quella che è stata chiesta da centinaia di vostre lettere alle OO.SS. e per le quali non abbiamo avuto ancora nessuna risposta.

Un'assemblea alla quale partecipino tutti i 1573 LLTD e nella quale sottoscrivere un unico documento di richiesta di stabilizzazione al Governo, alle OO.SS. ed ai vertici dell'agenzia; un documento nel quale chiedere di prevedere anche il futuro per noi e per le nostre famiglie nel DPEF (documento di programmazione economica e finanziaria) che per la fine del mese di luglio il Governo completerà.
Inserirci, come i lavoratori (ex LSU) di Grazia e Giustizia e dei Beni Culturali.

Allora io invito tutti i colleghi a valutare, in tempi brevissimi, la possibilità di partecipare a questa assemblea per la vita che terremo a Napoli, al di fuori di colori politici o sindacali. Un'assemblea di lavoratori e cittadini che chiedono un loro diritto: quello di vivere.

L'assemblea si terrà il 19 luglio 2003 (sabato) a Napoli; è necessario far pervenire vostri documenti scritti di adesione, al fine di contare la reale adesione e volontà di stabilizzazione da parte dei LLTD del catasto.

Bisogna aver fiducia nel nostro operato e nella nostra determinazione, se ci muoviamo ora siamo ancora in tempo.
Domani sarà troppo tardi.
Inviare le adesioni in busta chius a:

Federico Righi
Agenzia del territorio
Ufficio provinciale di Napoli
via De Gasperi, 13
80100
NAPOLI

Aspettando le vostre lettere di conferma alla partecipazione all'assemblea vi porgo i miei più cordiali saluti.

Federico RIGHI


Primo Piano

ASSEMBLEA

NAPOLI

19 LUGLIO 2003

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