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Nicolais: stabilizzare i precari per ringiovanire gli statali...

Federico Righi

Fonte Funzione Pubblica (quì)
Il ringiovanimento dei dipendenti pubblici fa parte del piano della riforma della pubblica amministrazione che il ministro Luigi Nicolais si accinge a disegnare.
''
Il forte ringiovanimento deve essere basato su percorsi di stabilizzazione dei tanti precari, in gran parte giovani che ormai, da anni, di fatto offrono le proprie prestazioni nel pubblico impiego privi di certezze sul proprio avvenire'', ha detto Nicolais rispondendo al 'question time' alla Camera in merito a un'interrogazione sul piano di esodo incentivato per 300-400 mila pubblici dipendenti e di regolarizzazione di precari.

Il ministro delle innovazioni e le riforme nella Pubblica Amministrazione ha quindi fatto alcune valutazioni di carattere generale riguardo a ''il tasso di pensionamento naturale annuo pari al 2,8%, circa 90mila unita', la possibile abrogazione delle norme che prevedono la permanenza in servizio oltre i 67 anni, la messa a punto di meccanismi di incentivazione per accelerare le uscite previste dal pensionamento naturale al fine di introdurre forze fresche''.

Per il Ministro Nicolais e' quindi ''indispensabile avviare un processo di condivisa concretata riforma della pubblica amministrazione'' che preveda anche il rilancio della formazione orientato soprattutto ''all'internazionalizzazione e all'informatizzazione''. ''Una sfida complessa - ha aggiunto - che non puo' essere affrontata con battaglie ideologiche e con astratte affermazioni di principio'' di qui la sottolineatura dell'importanza del dialogo con le organizzazioni sindacali e l'istituzione di 4 tavoli tecnici per l'elaborazione e confronto di un piano dettagliato.



Già il 30 maggio scorso, il Ministro Nicolais si era incontrato col Ministro Padoa Schioppa per affrontare il tema del Pubblico impiego e dei Precari del Pubblico Impiego:

Fonte Funzione Pubblica (quì): si è tenuto oggi un pranzo di lavoro tra il Ministro Nicolais e il Ministro Padoa Schioppa e i rispettivi Capi di Gabinetto cons. Stancanelli, per l'innovazione tecnologica e la funzione pubblica, cons. De Ioanna per l'economia e le finanze.

L'incontro tra i responsabili dei due dicasteri ha avuto risvolti molto proficui essendo stati subito affrontati tutti i temi che interessavano direttamente il Ministero per l’Innovazione e la Riforma nella Pubblica Amministrazione.

L'incontro ha avuto come oggetto da un lato il nodo del necessario rafforzamento dei processi di innovazione tecnologica nella Pubblica Amministrazione e dall'altro le vicende legate al settore del lavoro nella Pubblica Amministrazione.

L'occasione di confronto ha reso possibile la discussione su prime linee guida intorno all'elaborazione delle proposte da assumere nel DPEF da presentare al Parlamento

Il Ministro Nicolais in quell'occasione, ribadì la necessità impellente di avviare una fase ricognitiva delle situazioni di precariato esistenti nell’ambito della Pubblica Amministrazione, per valutare i percorsi più idonei affinché in tempi brevi possa essere garantito un percorso di stabilizzazione per i lavoratori investiti da questo fenomeno e offrire agli stessi le opportune garanzie al fine di infondere tranquillità per il loro futuro.

"E' una mia priorità avviare una forte integrazione tra il rilancio dell'Innovazione Tecnologica e i processi di formazione e valorizzazione del personale della Pubblica Amministrazione - dichiara il Ministro Nicolais - Dalla messa a sistema di questa rete deriverà beneficio in termini di maggiore efficienza e di razionalizzazione della spesa nella Pubblica Amministrazione. Abbiamo bisogno di una svolta politica nel concepire il cambiamento dell’organizzazione del lavoro pubblico, che tenda sempre più ai parametri comunitari".

In seguito il Ministro per le Riforme e l'innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, convocò le organizzazioni sindacali confederali per il 14 giugno. L'incontro servì per fare una prima valutazione relativa alle problematiche del personale, all' organizzazione e innovazione nelle pubbliche amministrazioni. Tra i temi sul tappeto quello relativo ai rinnovi contrattuali e al
problema del precariato.



Corriere della Sera: Nicolais: 3-400 mila di troppo tra i dipendenti pubblici «L'apertura delle confederazioni va nella giusta direzione»
Enrico Marro, pubblicato il 25/06/06

Roma.— «Condivido lo spirito delle proposte che Cgil, Cisl e Uil avanzano nella loro lettera».
Ministro, i sindacati chiedono un piano di esodi incentivato, l'assunzione di almeno 300 mila precari e che non ci sia alcun blocco dei contratti. E lei è d'accordo?
«Sì, ma le spiego perchè — risponde Luigi Nicolais (Ds), nella sua prima intervista da quando è ministro della Funzione pubblica —. Innanzitutto mi pare che ci si muova in una logica di concertazione, che io ho subito avviato incontrando i sindacati e proponendo loro 4 tavoli di approfondimento. Poi, gli argomenti trattati nella lettera sono gli stessi dei quali abbiamo convenuto di discutere. Ora si tratta di entrare nel merito».
Proviamoci. Lei è d'accordo con l'idea di un piano di esodi incentivato per ridurre i dipendenti pubblici?
«E’ una buona idea, rientra nella politica che io stesso ho proposto. Noi abbiamo bisogno di ridurre gli organici della pubblica amministrazione e di ringiovanirli. Il piano proposto dai sindacati può essere la strada per farlo».
Ma chi paga? Il rischio è che l'incentivo gravi quasi interamente sullo Stato.
«Certo, per questo ho detto che c'è bisogno di un approfondimento. Dobbiamo fare i conti».
Oggi i dipendenti pubblici sono quasi 3 milioni a mezzo. Di quanto bisognerebbe ridurli?
«Di 3-400 mila unità».
In quanto tempo?
«Nell'arco di 6-7 anni».
E si fa con gli esodi incentivati?
«Ripeto: con i dovuti approfondimenti è una strada percorribile.
E i centomila prepensionamenti proposti dal suo collega di partito Nicola Rossi?
«Mi sembra un'idea semplicistica. Lei prima ha sollevato il problema dei costi degli esodi. Bene: per i prepensionamenti probabilmente sarebbero ancora maggiori. E poi non mi convince l'idea di prendere tutti i più anziani e mandarli a casa. Così si disperde un patrimonio di conoscenze che poi ci vogliono decenni a ricostruire».
Allora cosa propone?
«Di non generalizzare. In alcuni settori della pubblica amministrazione possono esserci esuberi in altri settori carenze d'organico. Un piano di esodi incentivati può farsi carico di queste differenze».
In cambio i sindacati chiedono l’assunzione di 300 mila precari subito. Lei ha detto che l'organico del pubblico impiego deve scendere di 3-400 mila unità, come fa a mettersi d'accordo con Cgil, Cisl e Uil?
«Le assunzioni devono coprire un quarto, massimo un terzo, dei posti lasciati liberi, anche perchè con l'innovazione tecnologica, i computer e le procedure semplificate serve meno personale».
I sindacati chiedono anche di non bloccare i contratti.
«Sono d'accordo e sosterrò questa posizione in consiglio dei ministri. Ho già chiesto al ministro dell'Economia di assicurare i fondi per il rinnovo dei contratti 2006-2007».
E cosa le ha risposto?
«Che dobbiamo verificare le disponibilità, Io mi auguro proprio che queste ci siano».
Ha incontrato Tommaso Padoa-Schioppa?
«Sì, un paio di volte. Ho un ottimo rapporto con lui. E’ una persona molto attenta ai conti, ma anche alle esigenze di migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione».
Forse dopo che avrà letto che lei sostiene le richieste dei sindacati.
«Dice che il rapporto non sarà più ottimo? Non credo. Anche io sono d'accordo che bisogna verificare i costi delle proposte. Ma, per esempio,il ministro dell'Economia è il primo a sapere che la regolarizzazione dei precari costa poco, perchè si tratta di personale che già riceve uno stipendio. E sa anche che spesso si tratta di risorse indispensabili».
Come intende migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione?
«Bisogna spostare l'enfasi dalle procedure ex ante a quelle ex post, sul modello anglosassone. Vanno cioè semplificate tutte le procedure autorizzatorie, ampliato il raggio d'applicazione dell'autocertificazione, per esempio per aprire un'azienda, mentre vanno potenziate le verifiche e i controlli dopo. Nella logica della semplificazione si muove anche la nuova carta d'identità elettronica, che non conterrà più tutti i dati sensibili di una persona, con gravi rischi per la sicurezza, ma sarà invece una chiave d'accesso ai servizi».
I sindacati chiedono il taglio delle consulenze.
«Ho già avviato una verifica su questo. E la prima cosa che ho fatto ho chiuso la commissione di venti persone per la semplificazione insediata dal mio predecessore. Costava un milione e mezzo all'anno: uno spreco».






Si segnala inoltre un interessante servizio di telePA, clicca quì per vedere il filmato.

Come molti ricorderanno, il 6 giugno, inviai la seguente lettera al Ministro Nicolais, con la quale ripercorrendo punti salienti della nostra storia invitavo il Ministro a prendere atto della possibilità di stabilizzazione a costo zero, che veniva dalla nostra peculiare condizione, nonchè il vantaggio che ne sarebbe derivato.
La lettera fu inviata a mezzo posta elettronica, a richiesta, la si rende disponibile integralmente cliccando quì metre la si trascrive in parte quì ìi seguito:

IIllustrissimo Signor Ministro Nicolais,
l 30 maggio ho ascoltato le sue parole dalla platea del Palazzo dei Congressi all’EUR, nell’intervento che ha fatto al II Congresso della UIL PA, al quale ero presente in veste di delegato.
Il mio nome è Federico Righi e sono il Segretario Provinciale della UIL PA dell’Agenzia del Territorio, lavoratore precario e studente infatti sono anche un laureando in Ingegneria Civile presso l’Università di Napoli Federico II.
Sinceramente io ho apprezzato molto le sue parole, per questo mi permetto di portarle a conoscenza la mia realtà lavorativa. Da circa 9 anni presto servizio come assistente tecnico presso il catasto di Napoli, ora Ufficio Provinciale dell’Agenzia del Territorio. Come me all’ufficio di Napoli ci sono altri 79 precari, e nel resto d’Italia altri 1550. Abbiamo consentito all’amministrazione del catasto l’ammodernamento, recuperando oltre 40 anni di arretrato. In questo modo sono migliorati i servizi ai cittadini e soprattutto ora il fisco conosce 49 milioni di immobili dei quali prima aveva solo conservato le pratiche di accatastamento in enormi cantinati e soffitte.
Il problema mio e dei miei 1550 colleghi è quello di avere una certezza nel futuro, e molte speranze le abbiamo riposte in questo Governo, più sensibile ai problemi dei lavoratori precari.
E’ superfluo ricordarLe che la nostra stabilizzazione sarebbe a costo zero, visto che lo Stato ogni anno stanzia per noi i fondi per il rinnovo contrattuale e considerato anche che nel frattempo l’agenzia del territorio non può più fare a meno di noi risulta quasi un percorso obbligato la nostra definitiva stabilizzazione nei ruoli. Nella finanziaria per il 2006 sono indicate le modalità di stabilizzazione e i tempi di inserimento nei ruoli; ma purtroppo è previsto un concorso per titoli ed esami, come strumento per l’inserimento nei ruoli. E’ mai possibile che dopo nove anni, dopo che si è provveduto a determinare la rendita di milioni di immobili, a notificare tale atto ai proprietari, su cui poi si applica l’imponibile, dobbiamo ancora essere testati, verificati per decidere se siamo idonei al posta che occupiamo?
Siamo effettivamente di fronte ad un assurdo, e pure il DL.gs 468/01 dice chiaramente che dopo due rinnovi del contratto scatta il tempo indeterminato.
A questo punto Le chiedo un intervento autorevole, al fine di evitare fuorvianti visioni ed interpretazioni distorte del provvedimento citato in finanziaria (comma 247 dell'art. 1 legge 23 dicembre 2005, n. 266), una volta calato sui lavoratori, da parte delle amministrazioni che ne snaturano le finalità sananti, e anche per consentire finalmente la giusta tranquillità ai lavoratori interessati, consentendo loro di affrontare i prossimi anni con una visione meno incerta del futuro. Le chiedo di procedere ad una stabilizzazione di detti lavoratori per Decreto!
Tale stabilizzazione potrebbe avvenire per Decreto (*), fermo restando impegni economici e tempi di inserimento nei ruoli (2007 – 2008), così come sancito in finanziaria. E tutto ciò potrebbe essere modulato semplicemente riferendosi alle graduatorie di primo inserimento (ente per ente), confrontate con gli elenchi dei presenti nell’anno 2005.
Fiduciosi attendiamo una Sua cortese risposta, cordiali e distinti saluti.








Operazione Life is Now



Da quello che leggerete all'interno è scaturita l'idea "life is now", rubando il motto a vodafone. Abbiamo copiato lo slogan perchè riteniamo che la vita sia adesso e non possa essere più prorogata. La vita è nostra e dei nostri cari e dobbiamo viverla ora e non domani.
Dicevo dalla lettura di quanto riportato all'interno penso che condividerete l'idea che ci è venuta, ovvero quella di fare una e-campagna di ulteriore sensibilizzazione del Ministro Nicolais. Per questo abbiamo pensato che sarebbe opportuno, in questo particolare frangente, inviare email, cliccando quì, al Ministro Nicolais, raccontando le nostre ansie, le nostre paure, le nostre speranze, ma anche quanto grande e professionale sia stato il contributo che abbiamo fornito al Catasto ed allo Stato.
Vi invito dunque ad inviare numerose email al Ministro Nicolais.
Mi raccomando di scrivere nell'oggetto della mail Precari Agenzia del territorio.






A questo punto, è chiaro a tutti il senso di roboanti e mirabolanti riunioni in Sale dal nome aulico ed altisonante.
Quì non c'è bisogno di nessuna protomoteca, di nessuna legge che ci freghi da sotto il culo il 50% dei posti di lavoro, ma solo di una sana e fattiva concertazione tra Governo ed OO.SS. Confederali (CGIL FP, CISL FPS, UIL PA), per raggiungere il tanto agognato obiettivo della stabilizzazione.
L'iniziativa inutile ed arraffazzonata, che come al solito, di uso e costume, fece leva sulle emotività della collettività precaria, cercando, come sempre di infiammare ed acuire la già grave situazione di intolleranza alla precarietà che molti di noi abbiamo sviluppato, ebbe un solo ed unico fine, far credere a tutti che dando forza a quella malsana idea, tutto si sarebbe risolto per il meglio, ma i colleghi del territorio sono dei precari non degli stupidi come qualcuno pensa; e hanno disertato quel nefando evento, suggellando di fatto il già annunciato fallimento.
Aggiungiamo noi: amen.

FORUM: Abbiamo introdotto delle novità, sul forum, ora c'è un moderatore, e su richiesta dello stesso, ora può iscriversi chiunque, col nick che vuole, l'importante è che non offenda il prossimo e si comporti civilmente. Comunque per qualsiasi chiarimento si può sempre scrivere all'amministratore: adminctlsuforum@libero.it.




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