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mercoledì 25 giugno 2003


E adesso corteo!

In seguito al documento inviato alle segreterie nazionali di CGIL FP, CISL FPS e UIL PA, è stato prodotto, prontamente, dalle segreterie nazionali in questione, un nuovo documento di rivendicazione per lo sciopero nazionale del pubblico impiego del 27 giugno 2003.
Apprezziamo il fatto e sosteniamo che i LL.T.D. questa volta non possono assolutamente tirarsi indietro dal partecipare in modo massiccio a questo sciopero nella capitale.









Il documento inviato a Podda, Tarelli e Bosco, e per conoscenza a Cefalo, Silveri, Serio ed i LL.T.D. è quello quì di seguito riportato:

Oggetto: sciopero del 27 giugno 2003
In questi ultimi mesi è aumentata la distanza tra Governo ed OO.SS., e siamo costretti in cerca di un dialogo a scendere, ancora, in piazza per manifestare le nostre volontà.
Uno sciopero indirizzato all’apertura delle trattative sui contratti di lavoro di molte realtà del pubblico impiego, ma a mio parere uno sciopero fondamentale anche nella ricerca del giusto equilibrio tra Governo e Sindacato.
Anche io mi inserisco in questo sciopero, ma con una motivazione più leggittima e sicuramente più importante, la richiesta di stabilizzazione nel posto di lavoro che oramai, anche se in modo precario, occupo sin dal 1998.
In questo ambito di lotta dunque vengono interessati anche i 1.573 lavoratori con contratto a tempo determinato con l’agenzia del territorio, che partecipano allo sciopero in oggetto con quali prospettive?
Di sicuro hanno l’amaro in bocca per l’aver appreso che nel D.P.E.F., di prossima emanazione da parte del Governo, la loro stabilizzazione non è prevista nemmeno nei prossimi tre anni, mentre per gli analoghi precari di Grazia e Giustizia e Beni Culturali è prevista!
Di chi è la grave colpa di questa inspiegabile assenza?
E’ giunto il momento che dimostriate veramente la volontà di volerci aiutare nella stabilizzazione a tempo indeterminato nell’agenzia del territorio, e per questo vi esorto ad inserire, tra le richieste avanzate nel documento dello sciopero, la stabilizzazione dei precari dell’agenzia del territorio, e a far si che siano proprio i precari, di cui faccio parte, ad essere posti alla testa del corteo del 27 giugno 2003, facendoli partecipare anche alla delegazione che potrebbe essere ricevuta.
Certo della condivisione del mio pensiero da parte dei LL.T.D. sono anche convinto del positivo accoglimento delle mie richieste da parte Vostra. Resto pertanto in attesa di un segno, rapido e tangibile, dei Segretari Generali in indirizzo ed è per questo che esorto tutte le colleghe ed i colleghi precari dell’agenzia del territorio a partecipare in massa alla manifestazione di Roma del 27 giugno 2003.



Il documenro di cui sopra è disponibile per il download cliccando quì.


Dunque ci si prospetta un'importante occasione per ribadire in piazza la nostra necessità di stabilizzazione e di rinforzare la nostra richiesta di assemblea unitaria, per la metà di luglio 2003, tra LL.T.D. e tutte le OO.SS., al fine di definire una strategia unica per la stabilizzazione.

E' giunta l'ora che tutte le OO.SS. mostrino il proprio vero volto è dicano chiaramente dove stanno e con chi stanno: i nemici li annienteremo!

Monteremo un movimento di protesta così forte sino a cancellare, dal pubblico impiego, quelle organizzazioni sindacali conniventi con l'amministrazione e sopratutto innamorate della privatizzazione!

Lo sciopero del 27 non è solo per il rinnovo del contratto, ma è per riacquistare la credibilità umana che compete a tujtti noi. I lavoratori i cui diritti vengono, ogni giorno, calpestati, e che oramai non hanno più dignità il 27 sciopereranno innanzitutto per una certezza di futuro, e questo vale per tutti, a tempo determinanto e non.
Certezza di futuro che si ha con un giusto salario ma sopratutto bloccando la privatizzazione degli enti pubblici.

Questo sciopero è l'ultima occasione per dimostrare la bontà dei propositi delle OO.SS.: in mancanza di una chiara ed ineluttabile dimostrazione di bontà di intenti ci organizzeremo da soli ed allora saranno guai!

Le nostre speranze sono tutte nel nostro movimento e nella volontà di stabilizzazione che abbiamo: lottiamo uniti per il nostro avvenire.

Vi aspetto tutti a Roma alla testa del corteo del 27 giugno 2003.



Un abbraccio

Federico RIGHI


Primo Piano

SCIOPERO

ROMA

27.06.03

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