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mercoledì 22 maggio 2002


Non tutto è perso.... Ma la lotta sarà molto dura.

Il ventuno di maggio è accaduto quello che tutti speravano non sarebbe accaduto mai.
Purtroppo noi sospettavamo tutto già da molto tempo, erano chiari i segnali che più volte ci hanno lanciato i vertici dell'Agenzia, segnali che facevano presagire un futuro oscuro per l'Agenzia del Territorioperio. Noi con la diplomazia cercavamo di allontanare queste nubi oscure dall'orizzonte dell'Agenzia: purtroppo non ce l'abbiamo fatta e la verità, alla fine, è venuta fuori, nuda e cruda per tutti, in tutta la sua evidenza ed a nulla è valso il grande impegno delle OO.SS., che non volevano crederci e ci hanno sperato si all'ultimo......





Il destino è in una società per azioni:

Chiti e Giulietti, legislatori olistici?Questo edificio molto austero, quello della Direzione dell'Agenzia, un palazzotto di notevole impatto, così come è posizionato all'incrocio con la via merulana ed il largo Leopardi, un domani prossimo, forse diventerà la sede della territorio spa.
Sin dalle prime battute, nella riunione, si è parlato di decentramento delle funzioni catastali.
Erano chiare ed evidenti le difficoltà dei vertici dell'Agenzia nel rispondere alle domande incalzanti dei rappresentanti delle OO.SS. sul decentramento.
La risposta ad ogni domanda era sempre la stessa: evasiva, incompleta e tendente a creare, non per volontà di chi esponeva, più incertezze e nebulosità, piuttosto che chiarezze e certezze sui fatti.
Dopo circa due ore di silenzio passate ad ascoltare tutte le domande e tutti i suggerimenti al rappresentante dell'agenzia, da parte degli altri rappresentanti sindacali presenti, Roberto Cefalo ha rotto ogni indugio, ha preso la parola e in poche parole ha detto che non si poteva continuare ad ascoltare chi purtroppo, non per sua colpa, non poteva dire e fare più di quanto aveva fatto sino ad ora, fornendo, con le sue parole, solo dubbi e incertezze sul reale futuro dell'Agenzia del Territorio e pertanto, da quel momento, il tavolo delle trattative era oramai finito. Infatti non era più il tempo di continuare ad assecondare un'assurda melina dell'amministrazione in attesa che l'arbitro fischiasse la fine della partita. Era dunque giunto il tempo di agire perché non esistendo garanzie per l'agenzia, non era possibile dare certezze sul futuro dei lavoratori di ruolo dell'agenzia e ancor di più non si potevano dare risposte certe sulla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato, che tanto avevano fatto per l'agenzia e nella quale avevano riposto ogni loro speranza per il futuro.
Tutti gli altri rappresentanti presenti sono convenuti con l'intervento di Cefalo, infatti si è chiaramente capito che, i vertici amministrativi dell'agenzia non sono gli interlocutori.
L'interlocutore è il ministro Tremonti.
Purtroppo sul futuro dell'agenzia non c'è ancora molta chiarezza e sicuramente sulla strada della stessa incontreremo una società per azioni, come è stato per l'agenzia del demanio, con la patrimonio dello stato spa.





La risposta delle OO.SS.
Le OO.SS. hanno inviato una lettera, quì sotto riportata, al ministro ed al direttore dell'agenzia, proclamando lo stato di agitazione ed altre iniziative, che culmineranno in uno sciopero generale di tutti i lavoratori finanziari.
Tale lettera è a firma: Cefalo, Callipo, Macilenti, Serio e Silveri.

Le scriventi OO.SS. manifestano la più forte preoccupazione per la situazione di grave indecisione in cui versano le migliaia di lavoratori dell’Agenzia del Territorio.
A poco più di 18 mesi dal termine ultimo per il completamento del processo di decentramento previsto dal D.Lgs 112/98 non è assolutamente chiaro lo scenario di riferimento.
Dopo la comunicazione da Lei inviata ai Comuni in data 20 febbraio 2002, solo una piccola parte delle istituzioni locali interessate hanno fatto conoscere, entro il termine previsto del 30 aprile, la propria volontà di esercitare in forma diretta, o tramite Convenzione con l’Agenzia, le funzioni catastali loro assegnate.
Questa evidenza impedisce all’Agenzia del Territorio, che peraltro non ha adeguatamente rappresentato agli EE.LL. tutte le opportunità contenute nello strumento convenzionale , di poter attivare le diverse iniziative che costituiscono parte dell’obiettivo strategico ad essa assegnata per il 2002.
Ne consegue una situazione assolutamente intollerabile sia per le aspettative del personale che per la stessa ordinaria attività di pianificazione e programmazione dell’Agenzia.
Eppure il personale ha dato in questi anni un enorme contributo all’aggiornamento della banca dati catastale ed al miglioramento dell’efficienza dei servizi, con il notevole contributo dei LTD che hanno profuso in questi anni professionalità ed impegno.
La situazione di stallo ,unitamente al mancato decollo delle altre competenze istituzionali e delle stesse attività di “mercato” mettono così in discussione il futuro dell’Ente Pubblico e le sue grandi potenzialità.
Non vorremmo che dietro un apparente immobilismo si celino segnali di esternalizzazioni e privatizzazioni delle funzioni proprie dell’Agenzia in una volontà dell’attuale vertice politico ed amministrativo di depotenziare le Agenzie fiscali a favore della nascita di Spa e Consorzi.
A questo punto è sintomatico quanto avvenuto in questi giorni con la costituzione della società mista Geoweb ( Associazione dei Geometri e SOGEI ) che dichiara di fornire a prezzi concorrenziali all’utenza i medesimi servizi svolti dall’Agenzia.
Il nostro dissenso verso tali ipotesi è fortissimo.
La strada maestra che coniuga decentramento e funzionalità dei servizi, con il mantenimento della funzione pubblica e l’unitarietà dei servizi fiscali è il rafforzamento dell’Agenzia del Territorio, l’utilizzo delle Convenzioni per l’attuazione del decentramento, l’individuazione ed il decollo delle nuove attività istituzionali sul mercato.

In tale ambito rivendichiamo con forza la stabilizzazione nei ruoli dell’Agenzia del personale a tempo determinato.
Per tali motivi, al fine di rimuovere la situazione di stallo, per fare chiarezza sulle volontà politiche ed amministrative sul futuro dell’Agenzia, per contrastare le politiche di esternalizzazione e di smantellamento dell’Agenzia, per la difesa dell’Agenzia e del posto di lavoro, per un decentramento ordinato e solidale, le scriventi OO.SS. nel richiederLe un urgente improcrastinabile incontro, nell’ambito dello stato di agitazione già proclamato, invitano il personale a partecipare alle Assemblee che saranno indette in tutti i posti di lavoro.
Le scriventi inoltre programmano sin d’ora una serie di iniziative anche a carattere interregionale, in vista ed in preparazione di più incisive forme di lotta.
torna al 25 giugno 2002




Cosa facciamo?
In tale ambito i LL.T.D. di Napoli sono in stato di agitazione già dal 24 aprile 2002 tale stato durerà sin quando non sarà chiaro a tutti il nostro percorso di stabilizzazione nell'agenzia del territorio.
Invitiamo tutti i colleghi a seguirci compatti nella protesta nazionale.
Nel frattempo, abbiamo raccolto tutta la documentazione necessaria, e già nella prossima settimana, da Napoli, partiranno le vertenze legali contro l'amministrazione, per l'impugnazione dei contratti.
I nostri avvocati predisporranno modelli ad hoc per tutti i LL.T.D. di altri uffici provinciali, che saranno pubblicati sul sito molto presto.





Una importante occasione

Vi ricordate degli Onorevoli Magnalbò, Menardi e Cicolani?
NO!
Allora cliccate quì per rinfrescarvi la memoria.
Poi leggete quello cche viene dopo:
Ebbene come anticipammo il 30 marzo 2002 i Senatori Magnalbò, Menardi e Cicolani hanno presentato il seguente importantissimo disegno di legge: l'atto del Senato 1327, per una delega al Governo in materia di riordino del sistema catastale, che all'attualità ha i seguenti Onorevoli come firmatari:
Presentatore:
Sen. Luciano Magnalbò (AN)
Cofirmatari
Sen. Giuseppe Menardi (AN),
Sen. Angelo Maria Cicolani (FI),
Sen. Antonio Gentile (FI),
Sen. Alberto Felice Simone Massucco (AN),
Sen. Gino Moncada (UDC:CCD-CDU-DE),
Sen. Luigi Compagna (UDC:CCD-CDU-DE),
Sen. Liborio Ognibene (FI),
Sen. Franco Mugnai (AN),
Sen. Mariano Delogu (AN),
Sen. Giuseppe Bongiorno (AN),
Sen. Mario Palombo (AN),
Sen. Luigi Bobbio (AN),
Sen. Giuseppe Valditara (AN),
Sen. Roberto Salerno (AN),
Sen. Oreste Tofani (AN),
Sen. Lodovico Pace (AN),
Sen. Ettore Bucciero (AN),
Sen. Salvatore Ragno (AN),
Sen. Giuseppe Semeraro (AN),
Sen. Giuseppe Mulas (AN),
Sen. Sebastiano Sanzarello (FI),
Sen. Stanislao Alessandro Sambin (FI),
Sen. Melchiorre Cirami (UDC:CCD-CDU-DE)
Sen. Giovanni Collino (AN)
Sen. Gino Trematerra (UDC:CCD-CDU-DE)
Sen. Emiddio Novi (FI)
Sen. Filadelfio Guido Basile (FI)
Sen. Luciano Callegaro (UDC:CCD-CDU-DE)
Sen. Giuseppe Consolo (AN)
Sen. Rosario Giorgio Costa (FI)
Sen. Carmine Cozzolino (AN)
Sen. Euprepio Curto (AN)
Sen. Cosimo Izzo (FI)
Sen. Riccardo Minardo (FI)
Sen. Rocco Salini (FI)
Sen. Antonio Battaglia (AN)
Sen. Ugo Bergamo (UDC:CCD-CDU-DE)
Sen. Alessandro Forlani (UDC:CCD-CDU-DE)
Sen. Filomeno Biagio Tato' (AN)
Sen. Francesco Bevilacqua (AN)
Sen. Giampaolo Bettamio (FI)
Sen. Michele Florino (AN)
Sen. Antonio Domenico Pasinato (FI)
Sen. Piero Pellicini (AN)
Sen. Mario Greco (FI)
Sen. Andrea Pastore (FI)
Sen. Riccardo Pedrizzi (AN)
Sen. Vittorio Pessina (FI)
Sen. Franco Asciutti (FI)
Sen. Amedeo Ciccanti (UDC:CCD-CDU-DE)
Sen. Graziano Maffioli (UDC:CCD-CDU-DE)
Sen. Renato Meduri (AN)
Sen. Francesco Pontone (AN)
Sen. Michele Bonatesta (AN)
Sen. Lucio Malan (FI)
Sen. Ignazio Manunza (FI)
Sen. Luciano Falcier (FI)
Sen. Salvatore Lauro (FI)
Sen. Salvatore Marano (FI)
Sen. Lorenzo Piccioni (FI)

Tale atto del Senato 1327 è stato presentato l'11 Aprile 2002 e annunciato nella seduta n.158 del 16 Aprile 2002, è stato assegnato alla 6^ commissione Finanze e tesoro in sede referente in data 16 Maggio 2002. Assegnazione annunciata nella seduta n.175 del 16 Maggio 2002.
Per i pareri le commissioni referenti sono: 1^ Affari Costituzionali; 2^ Giustizia; 5^ Bilancio; 8^ Lavori pubblici, comunicazioni; 9^ Agricoltura e produzione agroalimentare; 10^ Industria, commercio, turismo; 13^ Territorio, ambiente, beni ambientali; Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Riportiamo quì di seguito il testo della relazione:

Onorevoli Senatori. – Nella XIII legislatura, prima che fosse approvata la legge di modifica al Titolo V della parte seconda della Costituzione (legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3), è iniziato un ampio processo di decentramento amministrativo che attraverso il conferimento di compiti e funzioni dello Stato alle regioni e agli enti locali si è di fatto connotato come una riforma costituzionale vera e propria in senso federalista.

In attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59, ed in particolare dell’articolo 66, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.  112, del 1998, sono state conferite ai comuni le funzioni relative alla conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti del catasto terreni e del catasto edilizio urbano, nonchè alla revisione degli estimi e del classamento, fermo restando quanto previsto in capo allo Stato in materia di gestione unitaria e certificata dei flussi di aggiornamento delle informazioni ed il coordinamento operativo per la loro utilizzazione attraverso la rete unitaria delle Pubbliche amministrazioni.
Successivamente, sono stati emanati il decreto del Presidente del Consiglio dei minitri 19 dicembre 2000 (Gazzetta Ufficiale 27 febbraio 2001, n.  48), e il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 marzo 2001 (Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 145 del 25 giugno 2001) con cui si sono definiti i criteri di ripartizione delle risorse individuate per l’esercizio delle funzioni conferite e la determinazione del contingente di personale necessario da trasferire.
Con l’entrata in vigore di questi provvedimenti è iniziato di fatto il processo della delicatissima fase di passaggio delle consegne dall’amministrazione centrale ai comuni, le cui procedure dovranno completarsi entro il 26 febbraio 2004.
Tuttavia tale passaggio ha favorito l’insorgere di molteplici complicazioni sia per quanto concerne l’individuazione e la definizione di tutti i poli catastali sia per la definizione degli accordi locali, posto che su 8.102 comuni esistenti non più del 12 per cento, in base al numero degli abitanti, potrà ottenere la sede catastale operativa autonoma o consorziata.
Quando il legislatore approvò la citata legge n. 59 del 1997, l’apparato burocratico e amministrativo dello Stato non era certo paragonabile a quello attuale, profondamente trasformato, tra l’altro, da uno sviluppo informatico capillare e da rinnovati criteri di gestione.
In materia di catasto, infatti, è già attivo il servizio SISTER (Sistema Interscambio Territorio), gestito dall’agenzia del territorio del Ministero dell’economia e delle finanze, che permette di visualizzare on line e di stampare visure catastali di fabbricati e terreni esattamente uguali a quelle ottenibili in forma cartacea attraverso gli uffici territoriali.
Inoltre, il collegamento alle banche dati e le relative ricerche sono accessibili attraverso la rete extranet delle pubbliche amministrazioni (basata sull’infrastruttura tecnologica della Rete unitaria per la Pubblica amministrazione) e attraverso collegamenti diretti ai server centrali dell’Agenzia, oppure tramite la rete internet. Oltre alle pubbliche amministrazioni, possono chiedere l’abilitazione al servizio anche gli enti e le istituzioni locali, i privati e gli ordini professionali – notai, geometri, ingegneri – ai quali è richiesto un pagamento di visura.
L’accesso al catasto è quindi già oggi di fatto più semplice e a portata di tutti gli utenti che desiderino utilizzarlo in via telematica in ragione di ciò, con il presente disegno di legge, si ritiene opportuno, all’articolo 1, senza smentire la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione, riconsiderare la normativa citata affinchè le amministrazioni comunali non abbiano l’obbligo di svolgere le funzioni di cui all’articolo 66, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 112 del 1998, al fine di evitare un inutile spreco di risorse che la conservazione del materiale cartaceo e la formazione specialistica del personale trasferito ad hoc comporterebbero.
Il presente disegno di legge, all’articolo 2, conferisce una delega al Governo per riordinare la materia secondo princìpi che stabiliscono che l’esercizio delle funzioni catastali e l’erogazione del servizio agli utenti continuano ad essere garantiti a livello nazionale dall’Agenzia del territorio, limitando il decentramento ai soli ambiti provinciali.
Tra gli obiettivi che rendono attuali le riforme, infatti, sono sempre inclusi quelli della semplicità, economicità e competitività. A tali princìpi si vuole quindi ispirare il legislatore nel considerare in questa sede il riassetto della normativa in materia di catasto e la nuova delega conferita al Governo, auspicando che si proceda sollecitamente alla discussione del disegno di legge e alla sua approvazione.


DISEGNO DI LEGGE

Art 1.
(Modifiche e abrogazioni)

1. Alla legge 15 marzo 1997, n. 59, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all’articolo 1, comma 3, dopo la lettera r-bis), è aggiunta la seguente:
«r-ter) cartografia, catasto e pubblicità immobiliare»;
b) all’articolo 11, comma 3, le parole: «, entro un anno dalla data della loro entrata in vigore» sono soppresse.

2. Al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all’articolo 65, comma 1, dopo la lettera h), è aggiunta la seguente:
«h-bis) alla conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti del catasto terreni e del catasto fabbricati, nonchè alla revisione degli estimi e del classamento»;
b) all’articolo 66, comma 1:

1) la lettera a) è sostituita dalla seguente:
«a) alla completa e gratuita utilizzazione e consultazione delle banche dati del catasto terreni e del catasto fabbricati, nonchè alla consultazione gratuita delle banche dati dei registri immobiliari, per scopi fiscali e civilistici. Le modalità tecniche per il conferimento delle funzioni saranno fissate nel regolamento di attuazione;»;
2) dopo la lettera a) è inserita la seguente:
«a-bis) ai servizi di visura e certificazione degli atti del catasto terreni e del catasto fabbricati, da effettuarsi tramite collegamenti telematici alle banche dati degli Uffici provinciali. I diritti di visura saranno ripartiti tra gli enti locali e catasto secondo le percentuali stabilite dal regolamento di attuazione;».

3. Al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all’articolo 57, il comma 2 è abrogato;
b) all’articolo 64, comma 2, le parole: «e può gestire, sulla base di apposite convenzioni stipulate con i comuni o a livello provinciale con le associazioni degli enti locali, i servizi relativi alla tenuta e all’aggiornamento del catasto» sono soppresse.

4. Entro tre mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono abrogate le disposizioni di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.  48 del 27 febbraio 2001, e al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 marzo 2001, pubblicato nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n.  145 del 25 giugno 2001.

Art. 2.
(Delega al Governo per la riforma del sistema catastale)

1. Il Governo è delegato ad adottare, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi recanti norme per il riordino del sistema catastale sulla base dei seguenti princìpi e criteri direttivi:
a) le norme sono informate ai principi di chiarezza, conoscibilità effettiva e semplificano i rapporti tra i poteri amministrativi e il cittadino;
b) è introdotta una disciplina unitaria che affida all’agenzia del territorio di cui agli articoli 57 e 64 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.  300, l’esercizio delle funzioni in materia di catasto e limita il decentramento al solo ambito provinciale;
c) sono individuate le strutture, il personale e le risorse per l’organizzazione degli uffici centrali e provinciali;
d) la normativa assicura il potenziamento del sistema informatico per favorire un interscambio di informazioni aggiornate fra le banche dati centrali e quelle degli enti locali al fine di rafforzare il servizio agli utenti.

2. Gli schemi dei decreti legislativi di cui al comma 1 sono trasmessi al Parlamento per l’espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari. Il parere è espresso entro trenta giorni dalla data di trasmissione degli schemi dei decreti stessi; le Commissioni possono chiedere una sola volta ai Presidenti delle Camere una proroga di venti giorni per l’espressione del parere. Qualora la proroga venga concessa, i termini per l’emanazione dei decreti legislativi sono prorogati di venti giorni.

3. Decorso il termine di cui al comma 2, secondo periodo, ovvero quello prorogato ai sensi del terzo periodo del medesimo comma, senza che le Commissioni abbiano espresso i pareri di rispettiva competenza, i decreti legislativi possono essere comunque emanati.

4. Entro un anno dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi di cui al comma 1, nel rispetto dei principi e criteri direttivi fissati dalla presente legge, il Governo può emanare, con la procedura indicata al comma 2, disposizioni integrative e correttive dei medesimi decreti legislativi.





Primo Piano:

E' necessario dare il più ampio risalto all'atto del senato 1327 al fine che tanti altri senatori lo sottoscrivano; per questo la nostra agitazione deve essere quanto più efficace possibile al fine di richiamare l'attenzione di tutto il Governo sul problema dell'agenzia del territorio e della nostra stabilizzazione in essa.

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