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venerdì 1 febbraio 2002


Continua la saga di Biella e Verbania, ma......

questa volta si tinge di giallo.
Nell'aggiornamento del 3 dicembre 2001, clicca
quì, abbiamo cominciato la narrazione della saga di Biella e Verbania, domandandoci quali tranelli e quali inganni si nascondevano dietro a tutto ciò, ebbene dopo la corsa degli zoppi vi stupirete ancor di più leggendo quanto segue e sopratutto leggendo i documenti che sono quì allegati.




Tanto per cominciare, avete dato una ripassata alla questione?
Se no ricordate vi rinfresco la memoria.
Per la costituzione degli uffici catastali di Biela e Verbania si decise, a Roma, di dare corso ad una mobilità, verso quei luoghi, incentivata. Tale mobilità volontaria era solo per il personale in organico di stanza nelle regioni del centro sud, diciamo dal Lazio a scendere sino alla Sicilia.












Molti colleghi si convinsero che per loro fosse possibile aderire alla mobilità, inoltre speravano che con una tale operazione si sarebbero garantiti una certa stabilità se non un contratto a tempo indeterminato. Alla richiesta risposero in molti, da altrettanti uffici del centro sud.
In un incontro a Roma, presso la sede centrale dell'Agenzia del Territorio, il 10 dicembre 2001, si discusse proprio delle richieste pervenute e si decise di dare precedenza alle domande dei colleghi interni, che erano giunte in numero superiore alle 30 unità richieste. Visto che le domande in eccesso erano 10, fu deciso che era meglio aumentare il budget e far trasferire i 10 dipendenti in più piuttosto che redigere una graduatoria di merito.







All'accordo seguì un comunicato nel quale in sostanza veniva ribadito il contenuto dell'accordo di cui sopra:










La pratica Verbania era stata quasi definitivamente archiviata, mancavano dunque solo due semplici passaggi: la comunicazione agli scartati, e la comunicazione ai prescelti.
Nel mio ufficio gli scartati erano 12 ed hanno avuto la seguente risposta a firma Ninetti:








Si commenta da sola!
Mentre i prescelti hanno ricevuto una comunicazione del genere:







Tutti, tranne chi già sa, si domanderanno: e allora? .... Ma a noi che ce ne frega? ... Ma dov'è il giallo? ....
Il giallo sta proprio nella comunicazione che avete sotto i vostri occhi, infatti il Signor URZI' BRANCATI ORAZIO, per intenderci quello che è citato in cima all'indirizzo della lettera di cui sopra, insieme al Signor CARDILE LORENZO, sono dei tecnici con contratto a termine ex LSU dell'ufficio di Messina!
Eravamo a conoscenza della situazione da molto, ma non né avevamo fatta menzione alcuna con nessuno; infatti, il quattro febbraio 2002, sarebbe diventata per noi la data del count down per il tempo indeterminato.
Ma qualcuno, parrebbe da Reggio Calabria, dispiaciuto del fatto che non era stato scelto per la mobilità volontaria verso Biella e Verbania, si è andato a lamentare con il proprio Dirigente, il quale ha chiamato Roma e..........







I signori URZI' e CARDILE si sono visti recapitare il 31 gennaio 2002 la lettera di cui sopra, nella quale l'Agenzia diceva, testuali parole, che al riguardo c'era stato un mero errore materiale.........
E per questo non devono andare più a Verbania.
Vi rendete conto?
Ma questi si rendono conto?
Del dramma di un uomo, che a soli tre giorni dalla partenza per Verbania, padre di famiglia, che ha una certa credibilità come lavoratore, come educatore dei propri figli, come marito per la propria consorte; un uomo coraggioso
A soli tre giorni dalla partenza, dopo che un padre di famiglia che taglia tutti i ponti con la sua realtà, con la città dove ha vissuto per tanti anni, Messina, disdicendo i contratti di acqua, luce, gas, telefono, il contratto di fitto della casa, perché tra poco più di 72 ore comincia una nuova vita per se e per i suoi cari. Un uomo che hanno rovinato, deufradandolo della propria dignità prima come LSU e poi prendendolo in giro ora con questo "mero errore"!
E' necessario dire basta a questa vergognosa farsa, ringrazio i colleghi Polito e Livolsi, che mi hanno informato su tutti i fatti.
Quì sono stati gravemente lesi i diritti dei lavoratori e per questo anche il sindacato farà la sua parte.
E siccome noi ci teniamo alla stabilizzazione, lanciamo una campagna nazionale per la raccolta urgente di fondi per aiutare i colleghi di Messina in una vertenza giuridica.

Mentre gli zoppi, con il naso per aria incespicando sul crinale aspro ed accidentato sgomitavano e correvano verso le gambe che dall'alto scendevano legate sotto un paracadute, non si accorgevano che il lanciavtore era cieco.......

Federico Righi





Note di Servizio:


Sono state pubblicate le immagini del primo Congresso Nazionale della UIL PA Agenzie Fiscali. Clicca quì.

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