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giovedì, 27 novembre 2003




Sciopero generale dei LL.T.D. (lavoratori tempo determinato)

La proclamazione dello sciopero nazionale è la giusta e logica prosecuzione del fallito tentativo di conciliazione, di cui all’art. 2, comma 2, della Legge n.146/90, così come modificata dalla Legge n.83/2000, tentativo richiesto dalle OO.SS. UIL, CGIL e CISL ed esperito il 10 novembre 2003 al Ministero del Lavoro.
Le OO.SS. dunque proclamano lo sciopero nazionale del Comparto Ministeri, degli Enti Pubblici non Economici, delle Agenzie Fiscali, limitatamente ai lavoratori con contratto a tempo determinato e con contratto di formazione lavoro, per l’intera giornata del 12 dicembre 2003, questo al fine di sostenere la vertenza della stabilizzazione del posto di lavoro.






Ritengo questa iniziativa fondamentale per la definitiva risoluzione della vertenza per la nostra stabilizzazione nei ruoli che occupiamo.
Una iniziativa, quella sindacale, che a nostro avviso è la naturale continuazione di quanto fatto sino ad oggi dai LL.T.D. autoorganizzati prima e sindacalizzati dopo, ma comunque coordinati dal CTLSU.
In questo modo, si è dimostrata l'importanza di quanto è stato espresso, sino ad oggi, in forma di lotta, contestazione, rivendicazione, atti e documenti, da parte dei lavoratori a tempo determinato dell'agenzia del territorio (ex L.S.U.) per il tramite del CTLSU (coordinamento dei tecnici) e dal sito web www.ctlsu.it.
Lotta esplicata dai lavoratori organizzati in movimento civile.
Il lavoro del CTLSU è dunque stato utile e ben indirizzato e questo sciopero ne è la naturale conferma che quanto è stato instancabilmente espresso in questi anni ha dato i suoi risultati positivi. Mi piace dunque cominciare l'aggiornamento con questa nota di soddisfazione e caldeggiare l'importanza della presenza massiccia, di tutti i LL.T.D., allo sciopero nazionale il 12.12.2003 a Roma.
Sento la necessità di ribadire qualcosa che evidentemente, nelle innumerevoli missive indirizzate alla volta delle forze politiche e delle OO.SS. Confederali, (l'ultima più importante e determinante, è stata inviata in occasione dell'assemblea nazionale del CTLSU che si è svolta a Napoli il 19 luglio 2003, che ha visto la partecipazione di una nutrita rappresentanza di LL.T.D. pari all'80% di tutti i lavoratori con contratto a termine dell'agenzia del territorio); documento chiramente non ben recepito.
Per questo sentiamo la necessità di ribadire delle argomentazioni, sempre presenti, nelle nostre rivendicazioni, a parte la sempiterna richiesta di stabilizzazione, ovvero il fatto che per noi LL.T.D. dell'agenzia del territorio non occorre nessun concorso per confermare il diritto al posto che occupiamo da cinque anni. Infatti è chiaro a tutti noi, ma evidentemente sfugge ancora a qualcuno, che se siamo quì, a lavorare nel "catasto" dal 1998, svolgendo ruoli e funzioni istituzionali questo é in virtù di un preciso
bando di concorso, nel quale è stata richiesta una figura professionale in possesso di un titolo di studio ben preciso, che avesse competenze tecnica con capacità informatiche e con attitudini e capacità ben precisate.
Per quel bando giunsero moltissime domande, furono stilate delle graduatorie ed in seguito i lavoratori, allora "socialmente utili", primi in graduatoria, vennero impegnati in un corso di formazione sulle tecniche e sulle procedure catastali in uso all'epoca, della durata di un mese. In seguito i lavoratori continuarono la loro preparazione on job; ma prima di essere inseriti nei ruoli furono sottoposti ad una prova informatica sull'utilizzo dei personal computer. Prova che decretò anche l'allontanamento prematuro dal progetto dei L.S.U. che non la superarono. Da allora i circa 1.600 lavoratori in forze all'agenzia del territorio, ripartiti nei più di cento uffici catastali d'Italia, hanno partecipato atutte le attività svolte negli uffici acquisendo sempre maggiori conoscenze e compotenze, aumentando il loro bagaglio professionale
Dunque almeno per i LL.T.D. dell'agenzia del territorio non è necessario un concorso per la stabilizzazione ma solo un decreto che ne riconosca la titolarità ad occupare tale posto.
Per questo motivo è necessaria la nostra presenza massiccia allo sciopero di Roma per ribadire la nostre richiesta di stabilizzazione, già in questa finanziaria, vantando appunto questo diritto al non essere inutilmente sottoposti ancora ad una prova concorsuale per convalidare la nostra presenza nell'agenzia del territorio.

E' necessario che questo documento sia stampato e consegnato ad ogni rappresentante sindacale o esponente politico, diffuso in ogni modo e pubblicizzato, il più possibile in modo che si diffonda tra tutti noi la notizia dello sciopero e sopratutto si metta ben in evidenza che il posto di lavoro che occupiamo dal 1998 è già il nostro, e deve essere solo ratificato e confermato da un semplice decreto del ministro delle finanze.



Quì di seguito i documenti, per lo sciopero a firma Bosco, Armuzzi e Tarelli, segretari nazionali delle OO.SS. UIL-PA, CGIL-FP e CISL FPS.

IL 12 DICEMBRE 2003 SCIOPERO DEI LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO E CON CONTRATTO DI FORMAZIONE LAVORO

Le Segreterie Generali FP-Cgil, Cisl-FPS e Uil-PA hanno proclamato una giornata di sciopero per il giorno 12 dicembre p.v. di tutto il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato appartenente ai comparti Ministeri, Enti Pubblici non economici ed Agenzie Fiscali.
La vertenza è finalizzata alla lotta al fenomeno della precarizzazione del rapporto di lavoro che, specialmente negli ultimi tempi, interessa in maniera sempre più ampia larghi settori della pubblica amministrazione.
Il ricorso sempre più esteso a forme di lavoro flessibile o atipico trova la ferma opposizione delle OO.SS. che puntano invece alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro di migliaia di dipendenti che sono oramai, in molti casi da anni, inseriti organicamente negli uffici e nelle strutture delle amministrazioni pubbliche. E' appena il caso di sottolineare l'importanza che tale iniziativa assume a sostegno della forte pressione da noi esercitata nei confronti del Governo al fine di stabilizzare questi rapporti di lavoro, tenendo conto che, malgrado le diversità che caratterizzano le diverse tipologie, questi lavoratori sono ormai organicamente inseriti negli assetti organizzativi delle P.A. e contribuiscono con la loro attività alla erogazione dei servizi indispensabili per la collettività. Questa mobilitazione si inserisce in una vertenza più generale che punta ad estendere i diritti anche ai lavoratori privi di tutele, che devono essere coinvolti nelle iniziative, come i co.co.co. ed altri lavoratori atipici.




Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica
Palazzo Vidoni
Corso Vittorio Emanuele, 116
00187 – ROMA

Alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali
Via Po, 16/A
00198 - ROMA

Oggetto: Proclamazione sciopero nazionale, per il giorno 12 dicembre 2003, del Comparto Ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti Pubblici non Economici, limitatamente ai lavoratori con contratto a tempo determinato e con contratto di formazione lavoro.

Le scriventi Segreterie Nazionali prendendo atto dell’esito negativo del tentativo di conciliazione di cui all’art.2, comma 2, della Legge n.146/90, così come modificata dalla Legge n.83/2000, richiesto in data 10 novembre 2003 al Ministero del Lavoro, proclamano lo sciopero nazionale del Comparto Ministeri, degli Enti Pubblici non Economici, delle Agenzie Fiscali, limitatamente ai lavoratori con contratto a tempo determinato e con contratto di formazione lavoro, per l’intera giornata del 12 dicembre 2003, al fine di sostenere la vertenza della stabilizzazione del posto di lavoro.
Nella predetta giornata del 12 dicembre p.v. saranno garantiti solo i servizi pubblici essenziali di cui all’art.1 della L.146/90 e successive modificazioni.

(fonte UIL Informa 154/2003)

Un abbraccio.

Federico RIGHI


12 dicembre 2003

SCIOPERO NAZIONALE
LL.T.D.

ROMA

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