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giovedì 20 novembre 2002




Siamo mancati per un pò, ma.....

Sono tantissimi i messaggi e le telefonate ricevute da parte di colleghi preoccupati per questa lunghissima assenza; il fatto è che abbiamo preferito aggiornare, delle notizie che man mano ci giungevano, tramite email; e siccome era quasi tutte "note di servizio" non ci sembrava necessario far assurgere al livello di comunicato tali note.
Sono veramente commosso delle innumerevoli testimonianze d'affetto ricevute da tutti voi. Posso assicurarvi che sto bene, non sono scoraggiato e la causa non l'abbandono.
Posso inoltre assicurarvi che non ho fatto, come fanno tanti vigliacchi, la guerra ai colleghi per accaparrarmi un posto al sole..........
Sono tornato ritemprato e più combattivo di prima perché ho molti amici e sopratutto perché sono rappresentante della UIL PA, il sindacato che in questa lotta veramente fa la differenza.
Grazie ed ancora grazie.



Cosa scrivere?
Beh, l'argomento principe è la finanziaria per il 2003, ho il progetto di legge 3200 bis, come lo chiamano gli addetti ai lavori. Una legge che, come tutti voi sapete, porta con se la nostra proroga.
Parleremo principalmente della legge finanziaria per il 2003 e non solo.
mma 13.1, articolo 21 della Legge Finanziaria per il 2003:

La manovra finanziaria per il 2003 è ispirata a realizzare gli obiettivi del rigore di bilancio, dello sviluppo economico del nostro Paese e dell’equità sociale, nel rispetto del Patto per l’Italia e del Patto di stabilità e crescita europeo.
La manovra per il 2003, approvata dal Consiglio dei ministri il 30 settembre 2002, si compone di due provvedimenti presentati alla Camera dei deputati il giorno stesso l'approvazione:
* un disegno di legge concernente le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge finanziaria 2003, clicca quì;
* un disegno di legge relativo al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2003 e il Bilancio pluriennale per il triennio 2003-2005, clicca quì.

Contestualmente ai due disegni di legge, il Consiglio dei ministri ha approvato anche:
la Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2003 (
testo intero, sintesi);
la Nota di aggiornamento al Dpef 2003-2006, clicca
quì .

La Camera dei Deputati, il 3 ottobre 2002, ha operato due stralci dell'originario disegno di legge approvato dal Governo:

* AC 3200 bis (che corrisponde alla finanziaria per il 2003), clicca quì.
* AC 3200 ter (composto da un solo articolo riguardante la commissione per le adozioni internazionali), clicca quì.

L'11 novembre scorso, la Camera dei deputati ha approvato la manovra (AC 3200 bis) con alcune modifiche rispetto all'originario disegno di legge.

*Dichiarazione del governo allegata all'emendamento governativo (31 ottobre 2002), clicca quì
.

Il Governo, nel Consiglio dei ministri dell'11 novembre 2002, ha provveduto ad inserire le modifiche - apportate dalla Camera alla Finanziaria - nella legge di bilancio attraverso un provvedimento che tecnicamente viene chiamato "nota di variazione del bilancio".

A partire dal 14 novembre 2002, il disegno di legge finanziaria per il 2003, passa all'esame del Senato.

* AS 1826 (è il testo del disegno di legge "finanziaria 2003" con le modifiche apportate dalla Camera attualmente in corso di esame al Senato), clicca quì.
Avvertenza: PUOI CONSULTARE IL TESTO AS 1826 ANCHE IN FORMATO .pdf, clicca quì,



Scendiamo nel dettaglio:
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Cosa fa paura?

Il comma 1 dell'art. 21, che riportiamo integralmente quì di seguito, "al fine di conseguire gli obiettivi di stabilità e crescita, di ridurre il complesso della spesa di funzionamento delle amministrazioni pubbliche, di incrementare l'efficienza e di migliorare la qualità dei servizi, con uno o più regolamenti, da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Governo, su proposta del Ministro per la funzione pubblica, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro interessato, sentite le organizzazioni sindacali per quanto riguarda i riflessi sulla destinazione del personale, individua gli enti e gli organismi pubblici, incluse le agenzie, vigilati dallo Stato, ritenuti indispensabili in quanto le rispettive funzioni non possono più proficuamente essere svolte da altri soggetti sia pubblici che privati, disponendone se necessario anche la trasformazione in società per azioni o in fondazioni di diritto privato, ovvero la fusione o l'accorpamento con enti o organismi che svolgono attività analoghe o complementari. Scaduto il termine di cui al presente comma senza che si sia provveduto agli adempimenti ivi previsti, gli enti, gli organismi e le agenzie per i quali non sia stato adottato alcun provvedimento sono soppressi e posti in liquidazione", certamente questo comma non fa e continuerà a non far dormire sonni tranquilli a nessuno, per almeno sei mesi dall'approvazione della finanziaria per il 2003.
L'importante è comunque mantenere la calma, leggere bene, cercare di capire, comprendere e sopratutto guardarsi bene dal non creare allarmismi inutili, così come si diverte a fare qualcuno che non trova nulla di meglio che allarmare la gente, acuendo le già infiammate tensioni sociali, per cercare così, sul terreno fertile del dissenso di fare qualche tesseretta; che si vergognino gli untori.
Certamente Berlusconi & C. non sono dei folli e sicuramente non hanno in mente di trasormare l'Italia in una Albania bis, abbiamo già tanti problemi, tra terremoti, licenziamenti FIAT ed l'insistente guerrafondaio "georggebbushe", figuriamoci se vuole altri 60 -70.000 problemi, quanti sono i dipendenti delle agenzie fiscali e di altri probabili "enti inutili". La cosa è molto semplice l'obiettivo è vecchio come i trucchi di Silvan: la ragazza nella cassa che viene tagliata a metà e che invece resta sana!
Qualcuno dirà ma stai dando i numeri?
Potrebbe darsi, ma chi ha fatto i conti al Governo, sa bene che per stare a galla in Europa è necessario avere il pareggio di Bilancio o almeno che il rapporto tra PIL e spesa sia non superiore al tre percento. Ma il nostro Stato ha delle spese fisse abissali e fin tanto che queste graveranno come spesa fissa e continuata nel bilancio dello Stato, non riusciremo mai a sanare il famoso buco di bilancio, di parecchi milioni di miliardi di vecchie lire.
Allora che cosa si sono inventati?
Le società, le fondazioni etc. etc., comunque tutti a totale o parziale partecipazione statale, ma comunque fuori dal bilancio dello stesso, o meglio sotto altra voce, in modo che non gravino sulle casse statali, almeno agli occhi degli amici europei, contestualmente il rapporto di lavoro si trasformerà da pubblico in privato e in questo modo si potrebbe ottenere un ritorno di efficienza nella vecchia P.A., ma qualcuno non se ne ancora accorto che da quando siamo entrati noi è cambiato un pò il modo di intendere il posto fisso? E pure non è lontano il tempo in cui il sig. Dalema diceva: "basta col posto fisso".
Spero comunque di sbagliarmi e che alla fine, in questo progetto di riforma che va avanti, con questo decentramento del quale non si sà se parta o meno, con questo Governo che non ha calato ancora le sue carte in tavola, potrei anche immaginare che possa venir costituito un superministero dell'economia, del tesoro e delle finanze, governato da un super ministro, il quale coordina tre sottoministeri, a loro volta governati da tre vice ministri, ed uno di questi, quello delle finanze, formato dal dpf e dalle quattro agenzie fiscali ricongiunte per l'occasione.

Parliamo ora di cose che vorremmo accadessero ovvero che la dirigenza dell'agenzia, impavidamente, senza nulla temere, senza colpo ferire, e sopratutto senza mezzi termini si precipitasse sul comma 5 dell'articolo 21, sempre della legge finanziaria per il 2003, e lo facesse suo! Il comma 5 si riporta quì di seguito: "In deroga al divieto di cui al comma 4, per effettive, motivate ed indilazionabili esigenze di servizio e previo esperimento delle procedure di mobilità, le amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, gli enti pubblici non economici, le università e gli enti di ricerca possono procedere ad assunzioni nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa annua lorda a regime pari a 200 milioni di euro. A tal fine è costituito un apposito fondo nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze con uno stanziamento pari a 100 milioni di euro per l'anno 2003 ed a 200 milioni di euro a decorrere dall'anno 2004".
E' si, considerando che per ogni nostra proroghetta ci voglio circa 40 milioni di euro, euor +, euro - questo comma ci farebbe veramente comodo. Purtroppo abbiamo il permesso ad usufruire degli effetti del comma 5 dalla funzione pubblica e per questo non resterà solo uno stanziamento sulla carta, almeno per noi!
Peccato.

Parliamo ora di cose sicuramente più certe: ad esempio del comma 13 dell'articolo 21, che scriviamo quì di seguito: "i Ministeri della salute, della giustizia, per i beni e le attività culturali e l'Agenzia del territorio sono autorizzati ad avvalersi, sino al 31 dicembre 2003, del personale in servizio con contratti di lavoro a tempo determinato, prorogati ai sensi dell'articolo 19, comma 1, dell'articolo 34 e dell'articolo 9, comma 24, della legge 28 dicembre 2001, n. 448.
Una boccata d'ossigeno.


Cordiali saluti

Federico RIGHI


Primo Piano:

La finanziaria ci proroga per tutto il 2003

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