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martedì 13 novembre 2001


Largoleopardiotto



Approfittando della giornata di sciopero nazionale, abbiamo messo a segno un nuovo importante colpo, rincarando la dose sulla nostra stabilizzazione, per chi non nè avesse ancora avuto abbastanza.
Noi saremo sempre onnipresenti e perseguiremo lo scopo comune costantemente sino alla fine.
Dopo lo sciopero del 9 novembre, nuove importanti novità ci aspettano ma sopratutto, aspettano i vertici dell'Agenzia; sono infatti le moltissime di lettere con richiesta d'assunzione che in questa settimana giungeranno al territorio, indirizzate al Direttore Picardi ed al Quirinale, indirizzate al Presidente della Repubblica. Lo sciopero dunque può considerarsi solo un'assaggino, inoltre c'è stata una inondazione di fax e di documenti, tutti indirizzati agli organi di stampa e dell'informazione. Questa operazione, che battezzeremo "stabilizzazione infinita" continuerà sino al raggiungimento della stabilizzazione di tutti i 1.600 tecnici con contratto a termine dell'Agenzia del Territorio. Attualmente molti colleghi, in tutt'Italia, sono impegnati nel contattare le forze politiche dell'attuale governo, ricorrendo a parenti e conoscenti. Basta?



Cronaca del 9 novenbre 2001.

in una giornata che ha visto il 95% dei tecnici con contratto a termine, dell'Agenzia del territorio, astenersi dal lavorare per l'intera giornata del 9 novembre 2001, e di questi, il 40% ha partecipato attivamente alla manifestazione di protesta che si é svolta a Roma presso la sede della Direzione Generale del territorio in largo Leopardi, 8.
Verso le 12, una delegazione dei manifestanti, é stata ricevuta dai rappresentanti dei vertici dell'Agenzia del Territorio.
La delegazione era composta da 7 colleghi, i cui nomi elenchiamo i n ordine alfabetico: Bucci, Cavicchia, Cimmino, Di Domenico, Di Maio, Gentile, Righi e Spera.
I delegati dei lavoratori hanno esposto il motivo della loro rivendicazione:

LA STABILIZZAZIONE NEI RUOLI OCCUPATI, A TEMPO INDETERMINATO

Dopo vari interventi, tutti inerenti la stabilizzazione, non si è potuto sorvolare su questioni relative alle problamatiche connesse al rinnovo del contratto, infatti, l'Agenzia, ha giá pronto il progetto per il 2002, ma il reperimento dei fondi é apparso, se non impossibile, poco semplice.
Per problemi relativi alle attuali difficoltá dell'Agenzia, non é ancora possibile pensare ad una stabilizzazione definitiva.
Alla fine dell'incontro l'Agenzia ha diramato il seguente comunicato stampa:

il giorno 9 novembre 2001 nella sede dell'Agenzia del Territorio, una delegazione di lavoratori a tempo determinato in servizio presso gli uffici provinciali ha illustrato e precisato ad una rappresentanza dei vertici dell'Agenzia le loro rivendicazioni.
I rappresentanti dell'Agenzia hanno preso atto delle richieste ed affermato la loro disponibilità a valutarle con ogni attenzione, ricercando - nelle diverse sedi sindacali e istituzionali - soluzioni che corrispondano da una parte alle esigenze dell'Agenzia, dall'altra all'interesse dei lavoratori.


Noi pensiamo che il risultato della giornata di mobilitazione nazionale, seppur inpalpabile al momento, porti con se una grossa soddisfazione per gli intervenuti a Roma, ma anche per tutti quelli che seppur non intervenuti in loco, hanno manifestato il loro dissenso, astenendosi per tutta la giornata dal lavoro. Infatti la riapertura di un dialogo, per certi versi mai interrotto, con l'Agenzia, fa presagire, anzi ci convince che a breve, nella seconda decade di novembre, ricominceranno le attività concertative con le OO.SS..
Infatti, l'Agenzia, pur confermando che allo stato attuale dei fatti, [
cambio di indirizzo politico del paese, legge finanziaria 2002, attivazione delle nuove convenzioni, probabile riordino o modifica dell'Agenzia], non pone nessuna pregiudiziale sull'apertura, in futuro, di un discorso di stabilizzazione. Il non poterne parlare oggi, dipende dal futuro assetto dell'Agenzia, per la quale, come già detto, non si ha ancora una chiara visione.
Per quanto riguarda il finanziamento degli ultimi quattro mesi del nostro contratto, [
gennaio, febbraio, marzo ed aprile 2002], e dei primi otto mesi, in pratica la prima parte del rinnovo per il 2002, saranno richiesti i fondi necessari, in sede di convenzione, per il 2002, con il ministero dell'economia e delle finanze.
L'Agenzia ha ribadito, comunque, che il progetto di recupero dell'arretrato è un piano della durata triennale.
Siamo soddisfatti, al momento, perché abbiamo fatto un ulteriore, seppur piccolo, passo avanti verso la nostra stabilizzazione.

Per quanto riguardo il nostro rinnovo contrattuale é necessario approfondire meglio qualche passaggio, al fine di chiarire, i passi necessari per giungerci.

Convenzione tra Agenzia e Ministero:
qualora non fosse possibile reperire i fondi necessari nella convenzione per il 2002 con il ministero, sarà necessario un passaggio in finanziaria, in tal caso la situazione non potrebbe chiarirsi prima della fine dell'anno e comunque sarebbe gravata da una ulteriore incognita.
Si ringraziano tutti gli intervenuti alla manifestazione, ed in particolare il caro Giuseppe DI MAIO.
Un abbraccio.

Federico RIGHI





 
 
 
 


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