Original Message - From: Michele Foglia
To: presidenza.repubblica@quirinale.it
Cc: lsu.catastourbano@tin.it
Sent: Sunday, September 22, 2002 12:54 PM
Subject: stabilizzazione (L.T.D.) Agenzia del Territorio


ILL'mo Presidente

Sono un tecnico dell'agenzia del territorio con contratto a tempo determinato (ex L.s.u.) con scadenza (31-12-2002), contratto stipulato con circa 1600 ex l.s.u. di tutt' Italia.
Nell'avvicinarsi della scadenza non avendo certezze sul nostro futuro, portavoce dello stato di frustrazione ed avvilimento che serpeggia in mezzo a noi, nel scongiurare la possibilità di un gesto estremo di qualche personalità debole, si chiede un suo interessamento in merito alla questione.
Nel ringraziarla anticipatamente distinti saluti.




La lettera al Presidente della Repubblica è stata scritta dopo che è stata appresa la triste notizia del suicidio di un altro L.S.U., questo è quanto riportato dal Mattino del 23/09/2002:
TRAGEDIA A GIOVI: LSU si impicca nel capannodel padre

Un gesto improvviso. Nessuno si aspettava che Massimo Parisi si togliesse la vita. Neanche il padre e la sorella che vivevano con lui e che ieri pomeriggio hanno fatto la macabra scoperta. Ha scelto un pomeriggio uggioso per dare l’addio alla vita, se ne è andato in silenzio mentre fuori la pioggia cancellava le ultime tracce di estate. Il padre lo ha trovato impiccato in una baracca attigua all’abitazione in cui viveva la famiglia a Giovi. Massimo era scomparso improvvisamente e, insospettito, il genitore aveva cominciato a cercarlo, prima nella casa e poi nel piccolo capanno dove suo figlio aveva deciso di recarsi per togliersi la vita. Il padre è rimasto annichilito dalla sconvolgente visione, ben presto è arrivata anche la sorella che ancora non sa darsi ragione della tragedia. Massimo Parisi aveva 34 anni. Orfano di madre, viveva insieme al padre e alla sorella. I motivi del tragico gesto non sono ancora chiari. Probabilmente il giovane era vittima di uno stato depressivo, che lo ha indotto a compiere il folle gesto. Difficile leggere nei comportamenti che avevano preceduto questa ultima estrema decisione. Il suicidio di Massimo Parisi è però certamente la testimonianza di un serio disagio che sempre più si fa strada tra i giovani della nostra città. Un disagio che ha fatto, in tempi anche recenti, altre vittime, vedi Cercola. Difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, solitudine e disagio nei rapporti interpresonali fanno spesso da cornice a questi tragici eventi. Una realtà pesante che miete vittime tra le persone emotivamente meno corazzate e che pretende risposte urgenti per dare motivazioni e sostegno soprattutto ai tanti giovani che faticano a inserirsi nel mondo del lavoro.


Il primo ottobre per noi sarà un giorno di risposta..... Speriamo positiva........ ALTRIMENTI!