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mercoledì 01 maggio 2002


primomaggio 2002: ancora una festa a metà.

Purtroppo dopo quanto è accaduto alla fine del mese d'aprile 2001, vi ricorderete che l'Agenzia ci aveva rubato la festa del primo maggio, facendo partire il nostro contratto dal 2 di maggio, la beffa del primo maggio si è ripetuta, rovinandoci nuovamente la festa.
Questa volta ci hanno rubato quattro mesi di vita!
Questa faccenda è davvero penosa, sta degenerando, e tra tutti noi è tangibile un profondo stato di angoscia e disperazione.
Quale futuro ci aspetta dopo il 31 dicembre 2002.
Ma non dobbiamo abbatterci, anzi bisogna reagire tutti e non dobbiamo darci per vinti.
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Il primo maggio.

Chiti e Giulietti, legislatori olistici?Il 1 Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione. "Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire" fu la parola d'ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza. La storia del primo Maggio rappresenta, oggi, il segno delle trasformazioni che hanno caratterizzato i flussi politici e sociali all'interno del movimento operaio dalla fine del secolo scorso in poi.
Per questo ed altri più importanti motivi, quali la difesa ad oltranza del nostro posto di lavoro è necessario impegnare tutte le forze nella nostra causa e in null'altro. Ritengo che qualsiasi iniziativa, sempre nei rispetti delle regole e delle norme dello Stato italiano, "banale" o acuta che sia, è da tenersi in grandissima considerazione e deve essere rispettata.
E' necessario che si faccia qualcosa per destare l'attenzione sulla nostra questione.
Molti Onorevoli hanno mostrato interesse nella nostra causa ma poi non hanno fatto nulla di concreto.
Bisogna fare ancora di più.

A tal proposito è stata lanciata una iniziativa volta alla sensibilizzazione degli autorevoli membri della camera dei Deputati e degli organi di stampa.

Ecco quì appresso la lettera che ho inviato a tutti i rappresentanti del Parlamento italiano ed agli organi di stampa, il cui titolo é: LL.T.D. dell’Agenzia del Territorio, precari destinati al massacro.


Sin dalla fine del 1998, presso l’allora Ufficio Tecnico Erariale, oggi Agenzia del Territorio furono inseriti in servio, presso tutti gli uffici del catasto italiani, più di 1.700 LL.S.U., oggi poco più di 1.500, chiamati, per la loro professionalità tecnica, per recuperare lo storico arretrato del Catasto, progetto ben preciso con attività prestabilite: il recupero dell’arretrato di milioni di pratiche inevase, che giacevano stipate nei sotterranei di tutti gli uffici catastali italiani.
Tali lavoratori, parasubordinati sino al 02/05/2001, quando hanno avuto il loro primo contratto a termine, in base all’art. 78, comma 32 della Legge 388/2000, nel lungo e penoso periodo di sfruttamento da LL.S.U., sono stati sempre obbligati a svolgere compiti ed attività istituzionali non previste nel loro progetto. Sono stati soggetti ad ordini di servizio, a controlli fiscali quando erano ammalati, al controllo della produzione, a lettere di richiamo qualora non fossero stati rispettati gli standard di produzione, coniati ad hoc per gli LL.S.U., sono stati costretti a svolgere attività diverse da quelle contrattualizzate.

Configurando già dal primo giorno di lavoro come L.S.U. un rapporto di lavoro subordinato.

Con una nota della Prefettura, nell’ottobre del 2001, si chiedeva, su interessamento del Presidente della Repubblica CIAMPI, agli Uffici del Catasto, di rispondere in merito a condizioni di lavoro precarie ed inaccettabili, al limite della sopportazione umana, di detti lavoratori. Gli Uffici non smentendo le gravi condizioni denunciate,si limitarono a dire che le cose non erano più come prima, perchè nel frattempo i lavoratori in questione avevano avuto un contratto a termine.
Nella giornata del 23/04/02 ai lavoratori in questione è stato presentato un contratto di rinnovo per dodici mesi. Molti lo hanno sottoscritto, insieme al rappresentante delegato alla firma dalla Direzione Generale. Si evidenzia che tale contratto era stato redatto in base ad un’accordo intercorso tra OO.SS. e Dirigenza su di una proroga sino al 30/04/2003, sottoscritto a Roma il 17 aprile 2002. Solo il giorno dopo, il 24/04/02, con una nota del Direttore Generale dell’Agenzia del Territorio Mario Picardi, è stato annullato il contratto sottoscritto il 23/04/02 ed è stato imposto loro di firmarne uno nuovo, che viola ogni accordo e che ha scadenza il 31/12/2002.
In Italia la situazione, al momento è di grande smarrimento e confusione, infatti con questa confusione di contratti, c'è chi ha firmato il primo, chi il primo ed il secondo, chi solo il secondo e così via........

Questa è la grande equità ed efficienza di cui si fregia l'agenzia del territorio.
Evidentemente gli unici capaci a dare equità ed efficienza sono proprio i lavoratori in questione che da soli, in poco più di tre anni hanno quasi azzerato 50 milioni di pratiche che giacevano arretrate da oltre 40 anni.

Dopo oltre tre anni di precariato e uno solo a contratto a tempo determinato, lavorando a produzione, ricoprendo vuoti di organico e fortemente impegnati nel recupero del colossale arretrato esistente nei vari Catasti d' Italia e nel corso della vasta e delicata manovra di decentramento ed attribuzione delle varie funzioni catastali ai Comuni, i geometri prelevati a suo tempo con bando al Collocamento, dei quali molti oltre i quaranta anni di età e con famiglia a carico, a fine 2002 verranno mandati a casa (o in mezzo a una strada?) anche con notevole danno alla loro professionalità, tutto questo non certo nell' interesse del Paese e in totale spregio degli accordi sindacali sottoscritti nonchè quale ringraziamento ministeriale.
Quale gioco si sta facendo nella privatizzazione dello Stato mentre la maggioranza della gente tribola per sbarcare il lunario, come si può pensare così di aiutare le famiglie esistenti e incoraggiare i giovani a crearne di nuove?
Forse è giusto che in futuro altri popoli prendano il nostro posto in questo meraviglioso paese se non si finirà di anteporre l' interesse privato a quello pubblico!!!
I lavoratori sono stanchi di questi continui attacchi alla loro dignità di uomini, oramai consapevoli di essere solo strumento nella mani dei potenti dell’Agenzia del Territorio al fine di conseguire il totale recupero dell’arretrato del catasto per poi trasformarlo in consorzi ed spa da regalare ai privati in seguito, consci di non aver diritto ad un futuro, oggi, chiedono a lor signor di intervenire immediatamente presso i vertici dell’Agenzia del Territorio e con il Ministro TREMONTI, al fine di una nostra definitiva stabilizzazione nell'Agenzia del Territorio.Abbiamo pensato un'iniziativa mirataobbiamo a tutti i costi sensibilizzare sarebbe dovuta svolgere nei locali della Direzione Centrale, di Largo Leopardi, 8, Roma.
Vi avrebbero preso parte i segretari generali delle varie organizzazioni sindacali, confederali e non, e i vertici dell'Agenzia del Territorio.
La discussione era incentrata sulla formazione del personale, e per diversi morivi non si è tenuta che a noi non ci interessano.
Il nostro ruolo, sebbene voglia essere fatto passare per marginario, è fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo decentramento del catasto e per il futuro dell'Agenzia del Territorio.
Della stabilizzazione dei LTD nei ruoli dell'Agenzia del Territorio, alla Direzione Generale nessuno nè vuol parlare, seppur le OO.SS. hanno più volte rimarcato la necessità di far partire al più presto un processo di stabilizzazione per i LTD; e i LTD stessi hanno più volte sollevato il problema, sin dal 20 maggio 1999.
Forse, un giorno molto vicino, qualcuno di noi si pentirà di aver puntato il dito!


Ecco quì appresso la lettera che la collega Chiara Paganelli, dell'A. T. di Ravenna, ha inviato a tutti i rappresentanti del Parlamento italiano ed agli organi di stampa, il cui titolo é ancora: LL.T.D. dell’Agenzia del Territorio, precari destinati al massacro.


Gentili Signori,
ho deciso di scriverVi questa lettera a nome di tutti gli ex LL.S.U dell' Agenzia del Territorio di Ravenna per ribadire la nostra unanimità a proposito di quanto sottolineato dal collega Federico Righi nella sua che qui di seguito allego.
Siamo consapevoli che la nostra condizione di lavoratori sia quantomeno anomala, e che in queste poche righe sarà difficile risolvere l'intricata matassa burocratica che strangola la nostra figura professionale, ma vogliamo comunque rinnovarVi la nostra preghiera di porre in essere quei meccanismi legislativi che possano regolarizzare il nostro contratto e premiare il lavoro da noi svolto.
E' sotto gli occhi di tutti, quanto impegno e professionalità sono stati da noi profusi, prova ne sia il raggiungimento di tutti gli obiettivi che ci erano stati assegnati, evadendo gran parte degli arretrati che giacevano da anni negli archivi dei catasti di tutta Italia e riversando miliardi nelle casse dello Stato, grazie all'aggiornamento delle rendite catastali ed al recupero delle pratiche inevase.
Noi ex LL.S.U. di Ravenna ci siamo integrati molto bene nella realtà del catasto della nostra città, incontrando favorevoli condizioni ambientali e strutturali, ma non per questo vogliamo venir meno alla solidarietà verso quei colleghi che subiscono, a volte, una condizione lavorativa non adeguata.
Oggi, primo di maggio, festa dei Lavoratori, è con un pizzico di amarezza che festeggiamo la proroga del contratto che ci conferma la qualifica di lavoratori, ma la domanda che tutti noi ci poniamo è: fino a quando?
Vorremo girare a Voi questa domanda, chiedendoVi, quando potremo progettare su basi solide la nostra vita professionale? Quando potremo costruirci un futuro con le nostre famiglie o crearne di nuove?
La nostra condizione di lavoratori a tempo determinato è già per definizione precaria, pertanto Vi domandiamo che siamo almeno rispettati gli accordi sottoscritti a Roma il 17 aprile 2002 che prevedono la proroga del contratto fino al 30 aprile 2003.

Certi della Vostra cortese attenzione si porgono distinti saluti.

Chiara Paganelli e tutti i colleghi ex lsu di Ravenna



Simili iniziative, che possono, forse, far sorridere qualcuno il quale con spregio le ritiene "banali" sono comunque delle iniziative importanti. Banale è chi giudica e non mette in campo iniziative serie o ancor di più, come quella della collega Paganelli.
Vi esorto tutti a fare lo stesso.
Per gli indirizzi, chi ancora deve riceverli, mi spedisca una email, li avrà subito.

Scrivete, scrivete e continuate a scrivere.
Prima o poi qualcuno ci sentirà.

Saluti


Primo Piano:

Tutti i colleghi che hanno firmato con riserva il secondo contratto sono pregati di chiedere, singolarmente, ai loro Dirigenti tutta la documentazione relativa al rinnovo contrattuale e vado a specificare:

Prot. UDA/15 ed allegato della Direzione Centrale dell'Agenzia.
Prot. UDA/35 ed allegato della Direzione Centrale dell'Agenzia.
Copia conforme del primo contratto sottoscritto.
Copia conforme del secondo contratto sottoscritto.
Ed ogni altro eventuale atto relativo.

Tutto questo ai sensi della Legge 241/90 sulla trasparenza degli atti amministrativi.

Questo è il primo passo da compiere, gli altri saranno spiegati in seguito.

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